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- proletari resistenti - movimento operaio internazionale - 14-09-19 - n. 720
Clima e profitti capitalisti - Un commento della FSM sulla campagna della CSI
Federazione Sindacale Mondiale (FSM - WFTU) | wftucentral.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
13/09/2019
Negli ultimi anni si sta realizzando un falso dibattito da parte di alcuni sul clima, il cambiamento climatico, l'ecologia, incluso quello sulla tanta chiacchierata "crescita verde". Ultimamente, a seguito del crimine contro l'umanità perpetrato e compiuto in Amazzonia con l'appoggio morale della borghesia e del governo brasiliano, il dibattito sul clima viene rilanciato con nuovo slancio dai cosiddetti "think tank", ONG, governi imperialisti, transnazionali e sindacati riformisti. La maggior parte di loro in modo ipocrita, con l'obiettivo di disorientare i popoli.
In particolare appare ipocrita e pericolosa la campagna denominata "Settimana Mondiale di Azione per il Clima" della Confederazione Sindacale Internazionale (CSI) - organizzazione collaboratrice dell'imperialismo, vicina agli uomini d'affari all'interno del movimento operaio. I dirigenti della CSI, sindacalisti solo di nome, fingono di non conoscere le vere cause del danno arrecato all'ambiente, ai lavoratori e ai popoli di tutto il mondo dalle catastrofi naturali. Sono sordi al fatto che il sistema capitalista, ossia l'anarchia della produzione capitalista alla ricerca di massimizzare i profitti dei proprietari di capitali si rende responsabile dell'impatto ambientale che influenza anche i cambiamenti climatici.
Tutti sanno chi sono coloro che distruggono l'ambiente, chi saccheggia le risorse naturali. Tutti lo sanno, ma solo i sindacati di classe chiamano le cose con il loro vero nome.
Le persone comuni sono quelle che muoiono a causa delle inondazioni nei quartieri poveri, che bruciano negli incendi, esalano l'ultimo respiro durante un'ondata di caldo. Dall'altra parte, chi può dimenticare gli interventi imperialisti che danneggiano e distruggono l'ambiente, come avvenuto in Jugoslavia, Siria, Iraq e tanti altri paesi?
Evidentemente, il criterio che preoccupa i governi borghesi (così come la CSI quando sostiene le proposte dei governi di Spagna e Perù) non sono le necessità dei lavoratori e dei popoli, ma la compensazione delle conseguenze del cambiamento climatico a beneficio del profitto capitalista.
Per la FSM è uno scandalo che i nostri fratelli e sorelle lavoratori e lavoratrici periscano nelle catastrofi naturali, sebbene esistano le condizioni scientifiche, tecniche e materiali per contrastarle e in certa misura prevenirle. Per la FSM esiste una soluzione: lottare contro questo sistema che genera disastri ambientali, disoccupazione e guerre. Solo così i lavoratori potranno vivere in un pianeta sostenibile, con una vita, un lavoro e diritti dignitosi.
Pertanto, dato che esistono i problemi climatici e ambientali, chiamiamo tutti i lavoratori, tutti i sindacati a mettere in evidenza le radici del problema e porsi all'avanguardia delle lotte per la difesa dell'ambiente e della sua protezione contro lo sfruttamento predatorio.
Clima e profitti capitalisti sono incompatibili!
Il segretariato
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