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- proletari resistenti - movimento operaio internazionale - 15-06-20 - n. 754
12 giugno: Giornata mondiale contro il lavoro minorile
Federazione Sindacale Mondiale (FSM-WFTU) | wftucentral.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
11/06/2020
Il lavoro minorile è un fenomeno globale assolutamente negativo, una dinamica pericolosa che colpisce ogni continente, con in testa i paesi meno sviluppati, alcun paese escluso.
Non è un caso che dei 218 milioni di bambini di età compresa tra 5 e 17 anni che lavorano a livello globale, 72,1 milioni provengano dall'Africa e 62,1 milioni dall'Asia, seguiti dagli Stati Uniti con 10,7 milioni e dagli Stati arabi con 1,2 milioni, mentre in Europa e Asia Centrale oltre 5,5 milioni di bambini sono vittime del lavoro minorile.
A causa della pandemia di COVID-19 e della crisi globale causata dalla quarantena imposta in tutti i paesi del mondo, un numero ancora più elevato di bambini è stato costretto al lavoro minorile, essendo preda dell'appetito delle grandi imprese, che usano il lavoro minorile per contenere le perdite dei loro profitti.
Tuttavia, l'inclusione dei bambini nella forza lavoro non è un fenomeno apparso solo negli ultimi anni, e nemmeno nel secolo in corso. È un problema sorto dalla metà del XIX secolo, quando la rivoluzione industriale aveva bisogno di forza lavoro ancora più economica. Più le multinazionali che governano il mondo accumulano capitale, più diventa impellente la necessità di una forza lavoro a basso costo.
Così oggi, all'inizio del XXI secolo, con tutti i progressi della tecnologia e della scienza che permetterebbero a tutti i bambini del mondo di godersi l'infanzia, andare a scuola e avere un'assistenza sanitaria completa, stiamo assistendo all'intensificazione del lavoro minorile e alla moltiplicazione dei bambini vittime di infortuni sul lavoro.
La cancellazione di questo indegno fenomeno non può essere lasciata alle azioni individuali di alcune dubbie ONG o alla semplice proclamazione di una Giornata mondiale contro il lavoro minorile. Neanche l'istituzione di un osservatorio internazionale per la mera registrazione del fenomeno e delle statistiche sarà sufficiente. Sono necessari un'azione coordinata, un movimento deciso e militante, dei sindacati che facciano pressione sui governi dei propri paesi fino a quando i bambini non cesseranno di lavorare nelle fabbriche, nelle miniere, nelle grandi aree rurali di proprietà delle multinazionali, cioè fino a quando la schiavitù minorile non sarà abolita.
La Federazione Sindacale Mondiale (WFTU), con oltre 100 milioni di membri provenienti da 130 paesi, che quest'anno celebra 75 anni di vita e di azione, reclama da tempo e senza sosta l'abolizione del lavoro minorile. Tuttavia, il movimento di classe rappresentato in tutto il mondo dal WFTU non si illude che il lavoro minorile possa essere completamente eliminato senza la soppressione del sistema che lo produce: il capitalismo.
Stiamo combattendo per un sistema senza sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo, in cui i bambini possano vivere come tali, e non come giovani schiavi. Esigiamo urgentemente:
- Abolizione del lavoro minorile per legge in tutti i paesi del mondo, con multe severe e chiusura delle imprese in caso di violazione.
- Finanziamento dell'istruzione pubblica, affinché tutti i bambini abbiano libero accesso al sistema educativo.
- Assistenza sanitaria universale e gratuita per tutti i bambini di tutti i paesi del mondo.
- Impiego del tempo libero dei bambini con attività che sviluppino le loro abilità e le loro capacità.
Tutte le suddette richieste, che sono inderogabili per la FSM - WFTU, non sono solo una lista dei desideri, ma rappresentano un quadro d'azione che i suoi sindacati e i suoi simpatizzanti hanno costantemente seguito negli anni passati, e che rimarrà in piedi fino al rovesciamento decisivo di questo sistema disumano e marcio, causa di tutte le privazioni e delle avversità della classe lavoratrice e degli strati popolari.
La Segreteria
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