www.resistenze.org - proletari resistenti - movimento operaio internazionale - 13-07-20 - n. 757

Posizione comune dei sindacati del settore turistico di Francia-Grecia-Italia-Cipro-Turchia-Serbia per la tutela dei lavoratori del turismo

Sindacati firmatari | pamehellas.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

08/07/2020

Milioni di lavoratori nel settore del turismo e della ristorazione, così come molti altri che lavorano in ambiti correlati, sono stati colpiti duramente a livello di reddito e diritti del lavoro, dopo la diffusione della pandemia di COVID-19 nel mondo, dall'inizio del 2020.

È ormai chiaro che il turismo, che rappresenta il 29% delle esportazioni globali di servizi e il 7% delle esportazioni totali, rimane un prodotto molto costoso e altamente vulnerabile a fenomeni naturali, pandemie, guerre e concorrenza.

La contrazione del 70% prevista dall'Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite (UNWTO) per l'anno 2020 indica che oltre 110 milioni di posti di lavoro sono direttamente a rischio. I colleghi che lavorano in paesi ad alta attività turistica, come l'Europa meridionale e altre regioni, oggi si trovano in una posizione ancora più difficile, poiché è molto improbabile trovare lavoro in altri settori.

Le misure di  governo non sono solo inadeguate per la classe operaia, ma offrono anche nuovi privilegi e ingenti somme di denaro ai grandi monopoli al fine di garantire loro un nuovo ciclo di redditività.

I 2mila miliardi di dollari di entrate turistiche di ciascuno degli anni precedenti hanno creato un'enorme ricchezza per le grandi aziende, che ora caricano i lavoratori e le loro famiglie del peso di una nuova crisi finanziaria.

A loro differenza, i lavoratori degli hotel, dei ristoranti e dei bar affrontano il rischio di pandemia o di disoccupazione.

In diversi paesi, come la Grecia, la Francia e l'Italia, i sindacati hanno già organizzato lotte significative per sostenere i lavoratori e impedire che i governi e i grandi imprenditori cancellino, con la scusa della pandemia, posti di lavoro e diritti.

La speranza è ancora una volta nell'unità, nella lotta e nella solidarietà tra i lavoratori di ogni paese, in ogni settore. I problemi, nonostante le differenze di intensità e durata, sono gli stessi ovunque. Anche la soluzione è la stessa.

Le rivendicazioni che ci uniscono, in ogni angolo della terra, sono la bussola per coordinare i nostri sforzi e far avanzare gli interessi e le esigenze delle nostre famiglie. Nessuno resti in silenzio, nessuno resti solo, nessuno rimanga senza la protezione del proprio reddito e della propria salute. Non accontentiamoci di miseri indennizzi.

Chiediamo:

- Che lo stato e i datori di lavoro garantiscano il reddito di tutti i lavoratori che hanno prestato la loro opera nel periodo pre-pandemico e che non saranno reimpiegati.
- La tutela dei disoccupati, la sospensione di tutti gli addebiti di spesa per la casa e di tutti i pignoramenti e le confische.
- Test immediati e gratuiti per il coronavirus per tutto il personale dei centri sanitari e ospedali pubblici e la requisizione dei centri sanitari privati.
- La cancellazione dei licenziamenti avvenuti nell'ultimo periodo e il divieto per il prossimo futuro.
- L'applicazione di standard di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Di seguito i paesi e relativi sindacati

France - Federation CGT Commerce et Services
Greece - Tourism-Hotel Workers Union of Athens
Italy - USB Tourism
Turkey -Toley Is Union Izmir
Cyprus - SYXKA PEO
Serbia - SLOGA


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