www.resistenze.org - proletari resistenti - movimento operaio internazionale - 22-09-20 - n. 761

La FSM sul telelavoro

Federazione Sindacale Mondiale (FSM-WFTU) | wftucentral.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

22/09/2020

La Federazione Sindacale Mondiale, il movimento sindacale progressista e di classe mondiale, considera che i progressi della tecnologia sono molto importanti e positivi, dato che vengono utilizzati per migliorare e facilitare la vita dei lavoratori e delle persone, come nella moderna assistenza medica, nel migliorare le condizioni lavorative nei luoghi di lavoro, ecc.

Il telelavoro, il lavoro da casa, che è aumentato notevolmente durante la pandemia COVID-19 in tutti i paesi, potrebbe considerarsi come uno dei successi del progresso e della tecnologia.

Tuttavia, il telelavoro ha avuto un effetto negativo sulle condizioni di lavoro dei lavoratori, come l'aumento del carico di lavoro, la richiesta dei padroni della disponibilità del lavoratore per 24 ore al giorno , 7 giorni su 7, la mancanza di fornitura di connessione internet e software necessari, la mancanza di fornitura gratuita di attrezzature ergonomiche da parte delle imprese (sedie adeguate, schermi di grandi dimensioni, ecc.), i cui costi sono a carico dei lavoratori. Inoltre, attraverso il telelavoro, i lavoratori lavorano isolati dai loro colleghi, con effetti negativi nell'azione sindacale, nell'organizzazione delle loro rivendicazioni, ma anche sul loro umore e sulla loro psicologia. Il lavoro da casa rende impossibile controllare le violazioni da parte del padrone, ad esempio, gli straordinari forzati o non retribuiti, dato che non sono effettuati controlli da parte dell'ispettorato del lavoro. In caso di infortunio sul lavoro durante il telelavoro, il lavoratore è solo e indifeso a casa, mentre è molto più facile per i padroni occultare la natura dell'infortunio come professionale e sottrarsi alle proprie responsabilità.
Ci sono inoltre richieste delle imprese di installare telecamere nelle case dei "telelavoratori" per monitorare tutti i loro movimenti, ciò comporta una violazione totale dei loro diritti fondamentali e della loro dignità.

Con l'occasione della pandemia, i governi cercano di generalizzare e legalizzare questa forma di lavoro, rendendola una forma di lavoro che gli imprenditori possono imporre unilateralmente e per il tempo che desiderano o in forma permanente, riducendo le loro spese operative e intensificando lo sfruttamento dei lavoratori.

Nei settori IT, istruzione, sanità, bancario e altri, i governi mirano a mantenere il telelavoro dopo la fine della pandemia. In paesi come l'India, si sta anche promuovendo la telemedicina, ovviamente, non come un aiuto e completamento dell'assistenza medica moderna, pubblica e gratuita per tutti, ma come "tappabuchi" di fronte alle enorme e tragiche carenze nelle strutture sanitarie e le conseguenze di queste carenze, che i lavoratori sperimentano duramente durante la pandemia.

I sindacati militanti di tutti i paesi devono opporsi a questi piani dei governi e imprenditori, che sono parte del piano più ampio di far pagare ai lavoratori e ai poveri gli effetti della pandemia e dei lockdown sull'economia, per la nuova crisi economica.

In merito al telelavoro e all'attacco generalizzato ai diritti dei lavoratori, la FSM evidenzia le richieste che possono garantire la salute e i nostri diritti:

- Garantire le postazioni lavorative di tutti i lavoratori con tutte le misure di protezione necessarie nei luoghi di lavoro.

- Test gratuiti per i lavoratori, senza casi di COVID-19 occultati nei luoghi di lavoro.

- Attuazione dei Protocolli Sanitari.

- Nessun cambiamento negativo nei termini e nelle condizioni di lavoro dei lavoratori, nei loro diritti, in virtù di far fronte alla pandemia.

- Congedo d'emergenza retribuito per quei lavoratori che necessitano di rimanere in casa, sia per la cura dei bambini o dei malati, sia per le misure relative alla gestione della pandemia (ad esempio, chisura di edifici per disinfestazione, ecc.).

- Se per qualsiasi motivo un lavoratore non può lavorare sul luogo di lavoro, in condizioni di salute e sicurezza garantite, lo stato e l'imprenditore devono farsi carico di garantire il congedo con retribuzione piena e assicurata.

- Disinfettanti adeguati per la pulizia delle mani e delle superfici dei lavoratori che hanno contatti quotidiani con il pubblico, ma anche misure per la disinfestazione e il corretto uso degli strumenti di lavoro, ad esempio cuffie, tastiere, ecc.

- Dotazione di ospedali pubblici con tutto il personale e l'equipaggiamento sanitario necessario, per il trattamento della pandemia e di tutte le altre malattie e per la loro prevenzione.

Alla vigilia del 75° anniversario della FSM, il 3 ottobre 2020, rafforziamo la nostra lotta per i nostri diritti moderni, con i lavoratori militanti della FSM in prima linea nella lotta, degni successori della sua azione militante e della sua storia.


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