La FSM sulla Giornata internazionale contro le discriminazioni razziali

Federazione Sindacale Mondiale (FSM-WFTU) | wftucentral.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

21/03/2022

La Federazione Sindacale Mondiale onora la Giornata internazionale per l'eliminazione delle discriminazioni razziali del 21 marzo, che quest'anno trova il mondo immerso nella guerra in Ucraina. Tendiamo la mano a tutti i profughi, che vengano dall'Ucraina, dalla Siria, dall'Afghanistan, dall'Iraq, da qualsiasi paese che viva gli orrori della guerra imperialista. La discriminazione razziale e altri tipi di discriminazione sono creati e mantenuti in vita dai monopoli, dalle grandi imprese transnazionali, dai meccanismi imperialisti e dai governi reazionari per dividere i lavoratori e salvaguardare gli interessi del capitale, preservando lo sfruttamento di classe.

Tutti i lavoratori, che siano stranieri o locali sono fratelli di classe e le nostre lotte sono comuni, indipendentemente dalla nazionalità, dalla razza, dal colore della pelle o dalla religione. La FSM invita la classe operaia internazionale a continuare ad esprimere la sua solidarietà con gli immigrati e i rifugiati, specialmente ora, quando le guerre e le aggressioni imperialiste hanno creato enormi ondate di sfollati. Intensifichiamo la lotta contro la vera causa di questa situazione, il sistema capitalista che genera povertà, guerre e discriminazione razziale.

Il movimento sindacale militante mondiale denuncia ogni forma di discriminazione e chiede l'accesso universale all'assistenza sanitaria pubblica e di alta qualità, al lavoro e all'istruzione dignitosi per tutti i lavoratori, i migranti e i rifugiati e le loro famiglie. Tutti i lavoratori uniti, indipendentemente dalla loro origine, colore, lingua, religione, ecc, attraverso i loro sindacati e con la solidarietà internazionalista, devono sviluppare lotte comuni per la soddisfazione dei loro bisogni contemporanei, contro lo sfruttamento, le guerre imperialiste, il razzismo e la xenofobia.