www.resistenze.org - proletari resistenti - movimento operaio internazionale - 09-05-22 - n. 829

Primo discorso del neoeletto Segretario generale della FSM, Pambis Kyritsis nel 18° Congresso Sindacale Mondiale

Federazione Sindacale Mondiale (FSM) | wftucentral.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

08/05/2022

Il 18° Congresso Sindacale Mondiale, tenutosi a Roma dal 6 all'8 maggio ospitato da USB, ha eletto un nuovo Segretario generale della Federazione Sindacale Mondiale, il cipriota Pambis Kyritsis dirigente della
Federazione Pancipriota del Lavoro (PEO). Succede dopo 17 anni a George Mavrikos a sua volta proclamato Presidente onorario. Cinzia Della Porta e Pierpaolo Leonardi di USB eletti rispettivamente membro della Segretaria mondiale della FSM e Coordinatore europeo della FSM. (Ndr)

Cari colleghi, fratelli e sorelle, grazie per l'elezione

Sono consapevole della responsabilità che mi assumo. La FSM ha una lunga e gloriosa storia di lotta e nelle condizioni attuali ha un ruolo molto importante da svolgere nel coordinare e guidare il movimento operaio di classe in tutto il mondo.

Sento questa responsabilità ancora di più avendo in mente che sostituisco George Mavrikos, un compagno che, con la sua presenza di 17 anni alla guida della FSM, ha suggellato un percorso di grande sviluppo organizzativo e di sostanziale espansione del suo prestigio e influenza. Un compagno con morale e peso politico che con il suo esempio personale è riuscito ad ispirare nuovamente il rispetto nella direzione e nelle procedure della nostra Federazione, dopo un difficile periodo di regressioni e incertezze.

Quando siamo stati d'accordo che la FSM doveva continuare ad esistere e che dopo l'Avana si sarebbe dovuto ricominciare con una nuova direzione e con processi moderni, democratici e trasparenti, so molto bene quanto pesante sia stato il fardello sostenuto dalla direzione e dal Segretario generale della FSM e quanto grande sia stato il progresso e il miglioramento.

Mi impegno in condizioni ovviamente migliori. Il funzionamento della nostra Federazione oggi non è caratterizzato né dalla burocrazia, né dall'inazione, né dal fatalismo. Oggi è un'organizzazione attiva, che opera in uno spirito di collettività e partecipazione democratica, che ha posizioni e proposte e che ha membri attivi la cui presenza e ruolo in tutti i continenti e in tutti i settori è essenziale e molto distinta. Tuttavia, per adempiere al mio ruolo, avrò sicuramente bisogno dell'appoggio e della collaborazione di tutti. E sono sicuro che l'avrò. Soprattutto del compagno George Mavrikos, che naturalmente non smobilitiamo ma che certamente utilizzeremo in ogni modo possibile. Lo stesso vale per altri compagni con una grande esperienza che dopo questo congresso saranno inclusi nell'onorata categoria dei veterani della FSM.

Il nostro 18° Congresso ha evidenziato con chiarezza i campi in cui il Movimento Sindacale Mondiale di Classe è chiamato a dare le sue battaglie e a realizzare i suoi obiettivi. Ha fissato le priorità per un intervento più produttivo ed efficace, un fronte più forte e unito nelle lotte dei lavoratori. Non ci facciamo illusioni. Le battaglie che ci aspettano saranno dure e difficili. Nella guerra tra il lavoro e il capitale impostaci dalla natura barbara e sfruttatrice del sistema capitalista, il rapporto di forza al momento non è tale da garantirci ovunque e sempre risultati vittoriosi. Non c'è dubbio che questo rapporto di forza a livello mondiale sarebbe molto diverso, se una parte importante del movimento sindacale non fosse sotto la dipendenza e l'influenza politica e ideologica dei circoli dominanti del capitalismo. Se questa parte fissasse le sue priorità in linea con gli interessi di classe dei lavoratori e non con l'interesse di qualcun altro. In tal caso, la capacità dei lavoratori di resistere agli attacchi e di imporre politiche che rispettino le loro conquiste e i loro diritti sarebbe certamente molto maggiore. Anche la situazione delle condizioni di vita e di lavoro sarebbe molto diversa. La consistenza di classe non caratterizza certamente tutto il movimento sindacale, ma caratterizza le forze che si uniscono nella FSM. Per questo i meccanismi del sistema hanno cercato e cercano tuttora con il ricatto e l'esclusione, di cancellare se possibile il polo di classe nel movimento sindacale mondiale. Hanno cercato di proclamare l'allineamento universale del movimento sindacale con la logica dell'integrazione e dell'assimilazione nel nuovo ordine mondiale imperialista. Ma non sono riusciti a dissolverci, né a farci tacere, né ad assimilarci. Siamo qui armati delle decisioni del nostro Congresso, pieni di determinazione per cambiare gli equilibri, per resistere al fatalismo e alla capitolazione, per difendere i diritti dei lavoratori, per difendere la contrattazione collettiva e il contratto collettivo, per opporci alla privatizzazione e alla distruzione dello stato sociale. Noi siamo qui:

- Uniti con decisioni collettive, con tesi e priorità che ci uniscono, sviluppiamo azioni, rafforziamo la solidarietà, conduciamo lotte, interveniamo dove si prendono le decisioni che riguardano i lavoratori.
- Organizzati con una presenza in tutti gli angoli della terra, con sindacati che rappresentano più di 110 milioni di membri.
- Strutturati con una direzione e una guida collettiva, con uffici regionali in tutti i continenti, con TUI'S (Sindacati internazionali) che coprono quasi tutti i settori di attività economica.

E soprattutto siamo qui per infondere ai lavoratori la visione di un mondo senza interventi e guerre imperialiste, senza sfruttamento dell'uomo sull'uomo.




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