www.resistenze.org
- proletari resistenti - movimento operaio internazionale - 05-06-22 - n. 832
Dichiarazione della FSM sulla Giornata mondiale dell'ambiente
Federazione Sindacale Mondiale (FSM) | wftucentral.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
04/05/2022
Basta con lo sfruttamento dell'ambiente e dei lavoratori in nome del profitto
Senza dubbio uno dei temi che è stato sollevato nel dibattito pubblico negli ultimi anni è la crisi ambientale e le sue varie implicazioni. Il cambiamento climatico, il riscaldamento globale, gli eventi meteorologici estremi, l'innalzamento del livello del mare, il deterioramento ambientale, la deforestazione, l'inquinamento dell'aria, dell'acqua, del suolo, dei mari e delle foreste, il deterioramento della biodiversità e dell'ecosistema, l'attività economica capitalistica incontrollata e non regolamentata nell'industria mineraria, nell'agricoltura, nell'allevamento, nella produzione, la creazione di condizioni per l'insorgenza di pandemie e malattie sono questioni per le quali gli scienziati hanno rivelato dati e lanciato l'allarme da anni.
Un esempio illuminante è che quasi tutti i bambini del mondo (99%) sono colpiti da almeno uno dei rischi climatici e ambientali, shock e stress come ondate di calore, cicloni, inondazioni fluviali, inondazioni costiere, scarsità d'acqua, malattie infettive, inquinamento atmosferico, inquinamento delle acque reflue, mentre centinaia di milioni di bambini sono colpiti da ben 5 delle conseguenze della crisi ambientale secondo l'Unicef.
Cinque dei principali fattori che hanno sollevato il dibattito su questo tema sono: a) la crescente ricerca scientifica che rileva i cambiamenti climatici e i loro effetti b) lo sviluppo tecnologico di metodi di produzione che rendono fattibili e relativamente convenienti le tecnologie rinnovabili e "verdi" c) l'investimento e l'accumulo sempre più aggressivo da parte di gruppi monopolistici nel campo delle fonti energetiche "rinnovabili" e delle materie prime "verdi" per garantire "profitti verdi" d) la crescente visibilità delle cosiddette politiche di sviluppo "verdi" e "sostenibili" nell'agenda dei governi, dei partiti politici e delle organizzazioni internazionali e e) il conseguente aumento dell'interesse e della sensibilità dell'opinione pubblica sulle questioni inerenti.
La Federazione Sindacale Mondiale e il movimento sindacale di classe hanno sempre avuto tra le loro priorità le questioni ambientali. Da un lato, i lavoratori e gli strati popolari non hanno oggettivamente alcun vantaggio o interesse materiale nell'infame sfruttamento della natura e nel deterioramento dell'ambiente sociale e lavorativo; dall'altro, i lavoratori, i contadini poveri, la gente comune e i popoli sono quelli che sono esposti e non protetti dalle varie conseguenze negative sull'ambiente causate dalla produzione capitalista sfrenata. La gente comune, i poveri e gli strati popolari di ogni Paese sono quelli che vengono avvelenati e muoiono a causa dell'aria inquinata, che vengono seppelliti dalla spazzatura, che annegano nelle inondazioni e negli uragani, che bruciano negli incendi e nelle ondate di calore, che devono affrontare l'esclusione sociale, la povertà e le miserevoli condizioni di vita e di lavoro. Secondo l'Organizzazione Internazionale del Lavoro, i Paesi più poveri e meno sviluppati - cioè quelli che sono meno responsabili della creazione del problema - hanno maggiori probabilità di subire gli effetti peggiori. (ILO, International Journal of Labour Research 2010 vol. 2 numero 2)
La contraddizione tra i proprietari dei mezzi di produzione e i lavoratori, così come lo sviluppo sfrenato e ineguale del capitalismo, in particolare del capitalismo monopolistico, approfondiscono tutte le disuguaglianze e le contraddizioni esistenti, mentre ne compaiono e si ampliano di nuove. L'economia capitalista selvaggia, soprattutto a partire dalla rivoluzione industriale, ha causato il deterioramento dell'ambiente di vita e di lavoro dei lavoratori a tutti i livelli (lavorativo, sociale, fisico e tecnologico). La maggior parte degli ecosistemi è stata sovrasfruttata e inquinata, spesso in modo irreversibile, a causa dell'uso indiscriminato delle risorse naturali e dello sfruttamento della forza lavoro, con l'obiettivo principale del profitto e il risultato principale dell'accumulo di capitale nelle mani di pochi.
Il movimento sindacale internazionale di classe sta lottando per la protezione e la valorizzazione dell'ambiente, per garantire la salute, la prosperità, il lavoro dignitoso e per soddisfare le moderne esigenze dell'umanità.
La FSM non sottovaluta e sostiene le misure che possono e devono essere adottate all'interno del capitalismo per limitare il cambiamento climatico, ma allo stesso tempo pone la questione nella sua giusta dimensione e cerca la soluzione nell'abolizione delle sue cause profonde, i rapporti di produzione capitalistici. La soluzione non è un nuovo sviluppo capitalistico in termini "verdi", ma la liberazione dal modello vorace di sviluppo capitalistico e la costruzione di una società libera dal movente del profitto nella produzione e nello sfruttamento dell'uomo e della natura.
Sede/Quartiere Generale della FSM
Sostieni Resistenze.org.
Fai una donazione al Centro di Cultura e Documentazione Popolare.
Support Resistenze.org.
Make a donation to Centro di Cultura e Documentazione Popolare.