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FSM: Messaggio di Capodanno 2023

Federazione Sindacale Mondiale (FSM - WFTU) | wftucentral.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

22/12/2022

Care colleghe e cari colleghi,

L'anno che sta per concludersi è stato un altro anno di lotte importanti nella lunga storia della FSM. Il 18° Congresso sindacale mondiale, che si è svolto a Roma tra il 6 e l'8 maggio 2022 con lo slogan "Uniti, continuiamo! Per la soddisfazione dei nostri bisogni contemporanei, contro la barbarie imperialista-capitalista!", costituisce senza dubbio una grande pietra miliare per il movimento sindacale internazionale orientato alla classe. Questo storico 18° Congresso ha ribadito il carattere antimperialista e antifascista della FSM e il suo impegno nella lotta per la liberazione della classe operaia dalle catene capitalistiche.

L'anno 2022 è stato segnato dall'inasprimento della competizione imperialista per il controllo delle risorse e dei mercati globali.  L'invasione russa e la guerra in Ucraina minano il diritto inalienabile dei popoli a vivere in pace, innescando allo stesso tempo gravi ripercussioni e colpendo le condizioni di vita della classe operaia a livello globale.

Gli Stati Uniti, l'UE e la NATO cercano di presentare la situazione come una guerra tra liberalismo e autoritarismo, sperando che in questo modo il loro ruolo criminale possa essere messo a tacere. Ma questo ruolo sporco è chiaramente visibile in tante guerre e interventi imperialisti: Palestina, Siria, Iraq, Afghanistan, Libia, Jugoslavia, Cipro e tanti altri luoghi, così come negli embarghi a Cuba e Venezuela e nelle tante sanzioni e guerre economiche. La pace non si promuove con un ulteriore militarismo o con il patrocinio di tutti i tipi di nazionalisti e fascisti di estrema destra. La pace non può basarsi su blocchi, sanzioni e guerre economiche.

La FSM lotta per una pace permanente e stabile, per lo scioglimento della NATO e di tutte le coalizioni militari e per l'abolizione delle armi nucleari.

Mentre le guerre imperialiste continuano, i lavoratori di tutto il mondo, esausti dopo la pandemia di Covid-19, stanno affrontando ancora una volta le conseguenze di una nuova crisi capitalista. L'aumento incontrollabile dei prezzi, soprattutto dei beni necessari per la vita quotidiana, così come la "povertà energetica", sono un altro modo per tagliare i salari e tutelare e aumentare i profitti. In questo modo, non solo la pandemia e la crisi economica ma anche la guerra della NATO con la Russia in Ucraina, saranno pagati dalla classe operaia, dai pensionati, dai contadini e dalla frangia più povera dei lavoratori autonomi.

La classe operaia di tutto il mondo, con le sue lotte incessanti, si rifiuta di pagare la crisi capitalista e le guerre imperialiste. Gli affiliati alla FSM sono in prima linea in queste lotte e chiedono la soddisfazione dei bisogni contemporanei dei lavoratori a tutti i livelli: salario, occupazione, sicurezza sociale, cultura.

Negli ultimi mesi, sono state le lotte e le mobilitazioni dei sindacati a ostacolare le politiche anti-popolari che volevano i lavoratori senza voce e sottomessi. In innumerevoli occasioni, migliaia di lavoratori sono scesi in piazza dando forza e ottimismo a tutti per rompere quel clima di paura, intimidazione e repressione. Lotta per un'assistenza sanitaria gratuita e inclusiva per tutti, per il rispetto e l'attuazione delle libertà democratiche e sindacali, per l'aumento immediato dei salari e delle pensioni, per la tutela del potere d'acquisto e degli standard di vita dei lavoratori e per la soddisfazione degli interessi degli strati popolari.

L'arresto del Segretario generale della Confederazione sindacale internazionale (ITUC), Luca Visentini, recentemente eletto, per uno scandalo legato all'insabbiamento di terribili crimini commessi contro migliaia di lavoratori, fa emergere ancora una volta la necessità di intensificare la lotta per proteggere l'autonomia e l'orientamento di classe dei sindacati, lontano dalla burocrazia, dalla corruzione e dalla manipolazione da parte del capitale e del padronato. L'assimilazione delle politiche neoliberiste e antioperaie, l'assenza di una reazione sostanziale, coesistono chiaramente con la corruzione.

La Federazione Sindacale Mondiale e le centinaia di affiliati di 133 Paesi dei 5 continenti, che rappresentano più di 105 milioni di lavoratori, rimarranno i pionieri della classe operaia, in prima linea nelle lotte, forti delle decisioni del 18° Congresso Sindacale Mondiale e della sua storia militante come faro.

La FSM intensificherà il coordinamento e la lotta per:

- La continuazione del percorso di crescita registrato dal movimento sindacale di classe negli ultimi anni.

- Il coordinamento dell'azione e delle lotte del movimento sindacale di classe organizzato in tutto il mondo e la diffusioni delle informazioni e degli strumenti necessari per rendere le lotte ancora più preparate ed efficaci.

- L'ulteriore sviluppo della solidarietà internazionalista, della cooperazione e dell'azione congiunta e coordinata dei popoli e dei lavoratori con i sindacati di classe di ogni paese.

- L'intensificazione dell'intervento nelle Organizzazioni Internazionali a cui la FSM partecipa con l'obiettivo di diffondere più efficacemente le rivendicazioni e gli interessi della classe operaia.

- L'impegno contro la discriminazione in tutte le sue forme e nell'evidenziare le questioni particolari che riguardano le donne lavoratrici e i giovani lavoratori.

- L'attenzione per la salute e la sicurezza dei lavoratori e dell'ambiente di lavoro, nonché dello sviluppo umano sostenibile con il cambiamento climatico in primo piano.

Mentre ci prepariamo a dare il benvenuto all'anno 2023, siamo fiduciosi che il movimento sindacale internazionale orientato alla classe sia pronto e ben preparato ad aprire la strada alle lotte future, alla difesa degli interessi dei lavoratori e alla soddisfazione dei loro bisogni contemporanei. Per un mondo senza guerre e interventi imperialistici, senza discriminazioni e sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo.

Buon anno militante,
Uniti si va avanti!

La Segreteria


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