www.resistenze.org - proletari resistenti - movimento operaio internazionale - 27-04-23 - n. 864

Dichiarazione della Federazione Sindacale Mondiale per il 1° Maggio 2023

Federazione Sindacale Mondiale  (FSM - WFTU) | wftucentral.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

25/04/2023

La Federazione Sindacale Mondiale, voce militante e orientata alla classe, che rappresenta 105 milioni di lavoratori che vivono, lavorano e lottano in 133 Paesi dei 5 continenti, onora il 137° anniversario della lotta dei lavoratori di Chicago nel 1886. Pietra miliare tra le lotte della classe operaia: è un faro luminoso per le lotte di oggi e di domani per un lavoro stabile e con diritti, per la sicurezza sociale, per la sanità e l'istruzione pubbliche e universali, per una vita dignitosa.

Oggi la crisi del capitalismo si sta aggravando in tutto il mondo, con la conseguente aperta violazione dei diritti democratici e sindacali, il deterioramento delle condizioni di lavoro e di vita e il drammatico ampliamento delle disuguaglianze sociali, della povertà e dello sfruttamento. Il grande capitale e i suoi rappresentanti politici utilizzano il pretesto della crisi capitalistica, nei suoi vari aspetti, per attaccare anche i più fondamentali diritti democratici e sindacali, come il diritto di sciopero, di manifestazione e di organizzazione. Fanno di tutto per scaricare le conseguenze della crisi sulle spalle della classe operaia, dei pensionati, dei contadini e della parte più povera dei lavoratori autonomi.

L'aumento incontrollato dei prezzi, soprattutto dei beni di prima necessità, e la "povertà energetica" sono un altro modo per tagliare i salari e tutelare e accrescere i profitti, con il risultato di aumentare la povertà e deteriorare il tenore di vita dei lavoratori. Ancora una volta vogliono che siano i popoli e i lavoratori a pagare per la loro crisi. Ma i lavoratori non sono disposti a farsi carico del conto. Questo messaggio viene recepito in modo forte e chiaro da un numero sempre maggiore di luoghi di lavoro e di Paesi.

Gli affiliati alla FSM, nello spirito militante del recente 18° congresso tenutosi a Roma un anno fa, sono in prima linea in queste lotte, chiedendo la soddisfazione dei bisogni contemporanei dei lavoratori a tutti i livelli: salario, occupazione, sicurezza sociale, assistenza sanitaria, istruzione, cultura. Stiamo rafforzando la nostra opposizione contro le privatizzazioni e le politiche antioperaie, siamo al fianco delle lavoratrici in lotta, quelle che soffrono di un doppio sfruttamento e che lottano per ottenere uguali diritti al lavoro, nella società e nella vita. Nella stessa direzione, continuiamo la nostra lotta a favore dei giovani, che sono sempre le prime vittime della crisi capitalista, e dei migranti, sfruttati come forza lavoro a basso costo.

Siamo al fianco delle parti vulnerabili della classe operaia, rivendicando un salario dignitoso per i lavoratori sottoccupati, posti di lavoro adeguati per i disoccupati e pensioni dignitose per i lavoratori in pensione. Rafforziamo le nostre azioni militanti per garantire tutti i diritti e le libertà del lavoro e per far sì che le convenzioni vengano attuate nella pratica, invece di restare parole vuote. Queste lotte si susseguono incessantemente nonostante l'inasprimento della repressione statale e dell'autoritarismo, purtroppo con la tolleranza o addirittura la collaborazione di leader sindacali arrendevoli e di sindacati gialli allineati agli ordini del capitale.

Oltre alle conseguenze della pandemia e della crisi economica, la borghesia vuole che la classe operaia paghi anche il prezzo della guerra imperialista degli Stati Uniti, della NATO e dell'UE con la Russia in Ucraina. Ribadiamo la nostra ferma solidarietà internazionalista con i popoli che soffrono. Chiediamo la fine della guerra in Ucraina, la fine di tutte le guerre imperialiste, il disimpegno e lo smantellamento della NATO e di tutte le coalizioni militari e l'abolizione delle armi nucleari. Intensifichiamo la nostra lotta per garantire il diritto dei popoli a vivere in pace e a determinare liberamente e autonomamente il proprio presente e futuro.

Lottiamo per fermare le guerre economiche e le sanzioni come strumento di promozione degli interessi imperialisti stranieri in Paesi sovrani e indipendenti. Chiediamo la fine immediata dei criminali embarghi contro la Cuba socialista e del continuo crimine contro il popolo palestinese. Le nostre armi più potenti sono l'internazionalismo e la solidarietà. Nessun lavoratore deve sentirsi solo.

La FSM in occasione della Giornata Internazionale dei Lavoratori 2023 trasmette il suo saluto caloroso, internazionalista, militante e di classe a tutti i lavoratori in lotta e a tutti i sindacati militanti che instancabilmente e con decisione combattono quotidianamente per la dignità, per la soddisfazione dei bisogni contemporanei della classe operaia e degli strati popolari. Intensifichiamo le nostre azioni comuni in ogni settore, in ogni paese, in ogni continente, per l'emancipazione della classe operaia, per soddisfare i nostri interessi e bisogni di classe; contro la causa principale della povertà, della miseria, delle guerre e dei rifugiati; per costruire una società giusta e centrata sull'uomo, con condizioni di vita e di lavoro dignitose per ogni essere umano, una società libera dalla barbarie capitalista e dallo sfruttamento dell'uomo sull'uomo.

Invitiamo tutti gli affiliati e gli amici della FSM a onorare la Giornata Internazionale dei Lavoratori con gli slogan e le bandiere della FSM:
- Solidarietà internazionalista: arma della classe operaia
- Rifiutiamo di pagare per la loro crisi
- Fermiamo i blocchi imperialisti e le guerre economiche


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