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Recensione del libro: Note critiche sulla storia del movimento sindacale mondiale

Joseph Jamison | mltoday.com
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

01/05/2024

Critical Notes on the History of the World Trade Union Movement: Issues of Tactics and Strategy by George Mavrikos [Note critiche sulla storia del movimento sindacale mondiale: Questioni di tattica e strategia di George Mavrikos]. (Traduzione dal greco.  Prefazione di Cu Thi Hau.  Istituto Internazionale dei Lavoratori, Atene, 2023, 283 pagine. ISBN # 978-618-86584-0-0)


L'autore di questa opera imponente, Critical Notes on the History of the World Trade Union Movement, George Mavrikos, ha coperto per 22 anni la carica di vicepresidente e poi di Segretario generale della Federazione Sindacale Mondiale (FSM - WFTU).

Proveniente dall'ala sinistra dei sindacati greci, nel corso del suo lavoro per la FSM Mavrikos ha viaggiato in 87 Paesi ed è stato al centro del movimento sindacale mondiale. Il libro riassume le lezioni e le conclusioni del lavoro di una vita, dedicato all'ideale espresso nella famosa parola d'ordine che conclude il Manifesto comunista, Lavoratori di tutto il mondo unitevi!

Se c'è un tema politico generale in Note critiche è la lotta contro la collaborazione tra classe nel movimento sindacale. In un discorso ai sindacati sudafricani del 2012, Due linee in costante contraddizione, Mavrikos ha dichiarato:

È facile anche per il lettore non avveduto sulla storia sindacale rendersi conto che già dall'infanzia delle organizzazioni sindacali, dalla comparsa e dalla concentrazione della giovane classe operaia, le contraddizioni hanno portato alla questione cruciale: Quale linea seguirà il sindacato? Sarà una linea di classe o no? A seconda della corrente maggioritaria del periodo e dell'organizzazione, nella sua costituzione veniva impressa l'una o l'altra linea di orientamento: Lotta o compromesso?

Già nel febbraio 1945, quando si stava preparando il Congresso di fondazione della FSM a Londra, si potevano individuare due raggruppamenti politici.

Alla Conferenza di Londra quando si iniziò a discutere della necessità di fondare una nuova organizzazione sindacale mondiale che riunisse nei suoi ranghi tutti i sindacati del mondo, si presentarono due linee e due gruppi di forze. Il primo gruppo era composto da conservatori, socialdemocratici, altri funzionari e riformisti, guidati dai sindacati di Gran Bretagna, Stati Uniti, Paesi Bassi e alcuni altri europei. Il secondo gruppo era quello dei comunisti, dei democratici e dei sindacalisti progressisti che si allearono con i comunisti in queste circostanze. Questo gruppo era guidato dai sindacati sovietici, dalla Federazione sindacale di tutta la Cina e dall'India. I sindacati dell'America Latina, della Francia, dell'Italia, della Grecia, della Bulgaria, dell'Australia ecc. erano allineati con loro.

Mavrikos inizia le Note critiche tratteggiando i principali periodi della storia sindacale mondiale. Le prime sessanta pagine del volume sono incentrate sulla storia più antica del movimento sindacale: la formazione della classe operaia, la fondazione dei primi sindacati e la nascita della Prima Internazionale (Associazione Internazionale degli Operai, 1864-1872), di cui gli stessi Marx ed Engels furono tra i principali leader. La Prima Internazionale era principalmente un'organizzazione politica, ma sostenne gli scioperi, contribuì a fondare i sindacati centrali nazionali e si batté contro il lavoro minorile e la discriminazione delle donne. Negli ultimi decenni del XIX secolo la classe operaia e il sindacalismo si espansero notevolmente in Europa occidentale e centrale, con tendenze di destra e di sinistra in competizione. La Seconda Internazionale prosperò dal 1886 al 1914, prima di crollare ignominiosamente con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Nel 1905 si manifestarono i primi fermenti rivoluzionari in Russia.

George Mavrikos nasce nel 1950 in Grecia, sull'isola egea di Skyros, da una famiglia di pastori. Emigrato ad Atene, frequenta la scuola tecnica serale e lavora nei cantieri navali, nell'industria metallurgica e tessile. Viene spesso licenziato per attività sindacale e politica. Mentre lavora a Salonicco, studia legge all'Università Aristotele. Inizia la sua attività politica e sindacale durante la dittatura militare in Grecia (1967-74). Nel 1976 è eletto Presidente del sindacato dei dipendenti privati di Atene. Diviene Segretario generale della Confederazione generale dei lavoratori greci dal 1993 al 1998. Successivamente guida il PAME (Fronte militante di tutti i lavoratori) dalla sua nascita nel 1999 fino al 2007. Nel 2005-2012 è eletto membro del parlamento greco per il Partito Comunista di Grecia (KKE).
È stato vicepresidente del WFTU dal 2000 al 2005 e Segretario generale dal 2005 al 2022. Quando si è ritirato nel 2022 è stato eletto Presidente onorario della FSM in segno di gratitudine per il suo contributo di una vita.

La parte principale del libro è il resoconto di Mavrikos sulla lotta per creare e difendere la nuova Federazione mondiale dei sindacati.  Dopo la Seconda guerra mondiale (1939-1945) si insedia un'architettura quasi completamente nuova delle relazioni internazionali, comprese le relazioni sindacali internazionali.  Lo sviluppo più importante fu che, a livello interstatale, le Nazioni Unite sostituirono la moribonda Società delle Nazioni (1920-45). Il suo organo principale, il Consiglio di Sicurezza, veniva composto da cinque membri permanenti (USA, Regno Unito, URSS, Cina e Francia) che avevano combattuto contro il fascismo nella guerra mondiale.

Prima del 1945, due organizzazioni sindacali internazionali avevano dominato la scena. A destra, l'Internazionale di Amsterdam, fondata nel 1919 e composta da sostenitori del riformismo sociale, dell'opportunismo e del partenariato di classe.  Collaborava con i principali governi dell'Europa occidentale e con il governo degli Stati Uniti. A sinistra, l'Internazionale Rossa dei Sindacati (RILU, o Profintern, 1920-1937) fondata nel 1920 su iniziativa dell'Internazionale Comunista, il cui maggior principio era la lotta di classe. I sindacati che aderirono alla RILU ritenevano che i sindacati debbano sostenere la lotta per il socialismo e le lotte quotidiane per le riforme parziali, e che debbano opporsi al fascismo e al colonialismo.

La Federazione sindacale mondiale nasce a Parigi il 3 ottobre 1945, quando per un breve periodo esisteva una tenue unità tra le tre grandi potenze (Regno Unito, Stati Uniti, URSS) che avevano sconfitto il fascismo. Ma le discussioni preparatorie tenutesi a Londra a partire dal febbraio 1945 dimostrarono quanto fosse fragile questa unità. I sindacati britannici, ad esempio, non volevano discutere di colonialismo.  Al Congresso fondativo di Parigi dello stesso anno, l'AFL non partecipò, a differenza della CIO (che non aveva ancora espulso i suoi sindacati di sinistra) che invece partecipò. La centrale sindacale cattolica, la Confederazione internazionale dei sindacati cristiani (ICCTU), che contava tre milioni di iscritti, rifiutò di aderire alla FSM. D'altro canto, l'Internazionale di Amsterdam si sciolse nel dicembre 1945 e si unì alla FSM.

Le scissioni si susseguirono con l'inasprirsi della Guerra Fredda. Nel marzo 1947 arrivò la Dottrina Truman, che prevedeva l'aiuto degli Stati Uniti ai regimi reazionari di Grecia e Turchia. Nel giugno 1947 gli Stati Uniti proposero il Piano Marshall da 12 miliardi di dollari, una somma immensa per l'epoca, che era subordinata ad azioni anticomuniste da parte dei governi dell'Europa occidentale. Nell'aprile 1949 fu costituita l'alleanza militare NATO. Nel dicembre 1949, su iniziativa della Federazione statunitense dei lavoratori, viene creata la Confederazione internazionale dei sindacati liberi (ICFTU).

I congressi sono il luogo in cui la vita politica interna delle organizzazioni sindacali internazionali è più visibile. Sono il luogo in cui i dibattiti sono più accesi, in cui si ascoltano le valutazioni delle nuove tendenze, in cui si adottano o si respingono le risoluzioni e in cui si prendono le decisioni politiche.

Gran parte delle Note critiche consiste in commenti pungenti dell'autore sul contesto politico globale dei successivi congressi della FSM, spesso sotto forma di estratti dai suoi discorsi e dalle sue lettere. Egli individua tre dei congressi più critici della FSM "che hanno affrontato e risolto questioni che avevano a che fare con l'esistenza stessa della FSM": il Congresso fondativo a Parigi nell'ottobre 1945; il Secondo Congresso a Milano, in Italia, nel luglio 1949; e il 13° Congresso nel novembre 1994 a Damasco, in Siria, all'indomani della caduta del socialismo nell'Europa orientale e nell'URSS.

Al Congresso fondativo a Parigi, due principali correnti ideologiche si contendevano la FSM: la linea del collaborazionismo di classe e la linea della lotta di classe. A Parigi la FSM raggiunse solo un'unità organizzativa superficiale, ma non una vera unità.  Mavrikos scrive: "Per una strategia orientata alla classe era necessaria una qualità superiore di unità".

Nel 1949 a Milano, nel contesto dell'inasprimento della Guerra Fredda, il contesto politico fu la scissione della FSM, con i sindacati di destra, guidati dall'AFL e dal TUC britannico, che uscirono per formare la ICFTU (Confederazione Internazionale dei Sindacati Liberi), con sede a Bruxelles. Nel 2006 l'ICFTU è stata ribattezzata ITUC (International Trade Union Confederation). Ancora oggi le sue priorità sono condivise dal Dipartimento di Stato americano e lavora a stretto contatto con le multinazionali e i monopoli sulla base di una collaborazione tra classi.

Nel 1994, dopo il crollo del socialismo nell'Europa dell'Est e nell'Unione Sovietica, "la mappa del mondo è cambiata e l'equilibrio internazionale del potere si è inclinato drammaticamente a favore dell'imperialismo". Le forze pro-capitaliste hanno preso slancio e la FSM non è sfuggita al loro attacco. La spinta a sciogliere la FSM fu guidata da elementi della CGT francese e della CGIL italiana. Solo un Paese si è offerto di ospitare il Congresso, la Siria. Il governo siriano di Hafez al-Assad accettò di organizzare e coprire tutte le spese del Congresso. Al Congresso i sindacati siriani, cubani e indiani sconfessarono tutte le proposte di scioglimento. La FSM sopravvisse.

Mavrikos ritiene che il riformismo contemporaneo e la collaborazione di classe stiano aggiornando le loro argomentazioni. Egli illustra le "nuove" argomentazioni riformiste.
- "La classe operaia oggi è diversa".
- "I sindacati devono trovare nuove forme di lotta, più moderne, più efficaci, più attraenti per i mass media".
- Le soluzioni verranno dal "dialogo sociale e dal partenariato sociale".
- Gli obiettivi sindacali devono essere più realistici; i sindacati devono abbandonare la "logica massimalista".
- Le mobilitazioni sindacali e gli scioperi producono poco in termini di ricompense tangibili per i lavoratori.

L'autore illustra poi punto per punto come la FSM sta rispondendo a questa riorganizzazione del riformismo. Per quanto riguarda la prima affermazione - la classe operaia è diversa oggi - la classe operaia ha effettivamente alcune caratteristiche nuove, ma conserva caratteristiche di base che sono atemporali. La classe operaia moderna ha accumulato esperienza di lotta militante, ha un livello di cultura e di istruzione più elevato e gode di un crescente accesso alle nuove tecnologie che ne rafforzano il ruolo nel cuore del processo produttivo.

Una pietra miliare della FSM - a differenza della ICFTU/ITUC - è stato il suo impegno per la decolonizzazione e l'opposizione all'imperialismo e all'apartheid. Ciò le conferisce grande forza e prestigio tra i lavoratori e i loro sindacati in Asia, Africa e America Latina. Le scissioni avvenute nei primi anni si sono verificate soprattutto in Europa occidentale e in Nord America, dove la base materiale del riformismo era più forte. Poche defezioni si sono verificate nel Sud globale.

Mavrikos non ha peli sulla lingua nel denunciare la corruzione politica all'interno dell'ICFTU (ora ITUC), parlando di "cooperazione con i servizi segreti statali" e di "compromissione e corruzione di sindacati e sindacalisti sempre con l'obiettivo di rompere l'unità della classe operaia e la sua completa identificazione con la socialdemocrazia".

La corruzione quotidiana è un altro problema di troppi sindacati ITUC. Nel marzo 2023 The Guardian (Regno Unito) ha rivelato che l'ITUC ha dovuto licenziare il suo massimo funzionario Luca Visentini per aver accettato tangenti in relazione all'abuso di lavoratori immigrati provenienti da Bangladesh, India, Nepal e Filippine impiegati nella costruzione delle strutture per la Coppa del Mondo di calcio in Qatar nel 2022.  Mavrikos cita esempi di trasferimenti diretti di fondi governativi a sindacati "ben educati" in Spagna e casi simili in Austria, Francia, Belgio e Paesi Bassi.

Conclusione

C'è una breve prefazione al libro di Cu Thi Hau, Presidente della Confederazione generale del lavoro del Vietnam e vicepresidente della FSM, membro del Comitato Centrale del PC Vietnam.  Da giovane, insieme al marito, ha combattuto nella guerra di liberazione nazionale vietnamita dall'imperialismo francese e poi statunitense.

Ricercatissimo, Critical Notes ha una ricca bibliografia di centinaia di opere in inglese, greco, francese, spagnolo, russo e tedesco.

Note critiche forse ha un taglio non da lettore comune, ma si rivelerà indispensabile per chi studia seriamente l'organizzazione sindacale internazionale.

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Critical Notes on the History of the World Trade Union Movement: Issues of Tactics and Strategy by George Mavrikos. (Translated from the Greek.  Foreword by Cu Thi Hau.  International Workers' Institute, Athens, 2023, 283 pages. ISBN # 978-618-86584-0-0)


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