www.resistenze.org - proletari resistenti - salute e ambiente - 05-03-21 - n. 781

La pandemia in Italia tra crimini, cinismo, incapacità e disinformazione

Scintilla | piattaformacomunista.com

marzo 2021

Dall'inizio della pandemia siamo a circa tre milioni di contagi e centomila morti accertati, senza contare quanti, specie nella prima ondata, sono rimasti vittime del Covid-19 senza essere stati riconosciuti tali.

Una percentuale, sul totale della popolazione, di 1,6 decessi per 1000 abitanti che colloca l'Italia al pari degli USA (dove non c'è un sistema sanitario nazionale), e comunque tra i dati peggiori del mondo (fanno peggio solo la Gran Bretagna, che però è avanti con i vaccini, e il Belgio con 1,9 e 2,2 decessi su mille abitanti rispettivamente, notando che il Belgio ha un diverso sistema di conteggio dei decessi).

Da dati in nostro possesso si nota l'incredibile disparità con i paesi asiatici e dell'Oceania (tutti con dati percentuali sulla popolazione inferiori di almeno due ordini di grandezza), sia sulla capacità di questi ultimi di contenere il virus, sia di trattare i malati. Anche Cuba - dove da sempre la sanità è una priorità assoluta - ha dati "asiatici".

Si rimarca inoltre il confronto con la Germania (0,8 decessi per mille abitanti) che risulta avere i dati percentuali migliori tra i paesi occidentali.
Se è ovvio che i dati pandemici non sono tutti ugualmente affidabili, specie per la quantità di infettati non rilevata, si devono considerare due elementi: 1) La capacità nei paesi imperialisti e capitaisti orientali di tracciare ed isolare il contagio per l'efficacia e la tempestività delle misure intraprese e il senso di responsabilità e disciplina della popolazione; 2) La capacità ospedaliera della Germania imperialista che rispetto all'Italia ha il quadruplo di terapie intensive e di personale addetto in rapporto alla popolazione, che ha fatto la differenza.

Tutto ciò premesso la pandemia ha presentato e sta presentando in Italia un conto salatissimo, fin dalla prima ondata.
Sono ormai di dominio pubblico fatti come l'assenza di un piano pandemico aggiornato, l'impreparazione per la mancanza assoluta di DPI, la carenza di posti letto in terapia intensiva e del personale addetto, il massacro degli anziani nelle RSA dove in alcuni casi (Milano, per esempio) sono stati mandati degli infetti in reparti non isolati, l'incoerenza, i ritardi, il mancato coordinamento, l'adeguamento delle politiche nazionali e regionali ai "suggerimenti" degli industriali avidi di profitti.

"Errori" li chiamano alcuni, con eufemismo; noi comunisti li chiamiamo crimini.
Caratterizza ancora l'Italia la presenza nei media, anche di stato, di medici e personaggi che hanno sviato e confuso l'opinione pubblica, inducendo, quando sembrava finire la prima ondata, al comportamento scellerato del "liberi tutti", malgrado la prudenza degli epidemiologi più seri.
In buona compagnia degli altri paesi occidentali la "politica" (borghese, espressione e mediazione delle diverse frazioni della classe dominante) ha dimostrato un grado di cinismo feroce, ignorando deliberatamente le opinioni degli esperti e le previsioni dei modelli matematici.

L'incapacità o volontà di non far fronte ad un serio piano di "ristori" per le categorie danneggiate dalle mezze misure anti Covid, dove sono impiegati centinaia di migliaia di dipendenti precari che hanno perso il posto e di "regolari" che lo perderanno alla scadenza del blocco dei licenziamenti, ha fatto prevalere una politica di corto respiro che nella seconda ondata ha permesso, non senza difficoltà e con un pesante tributo di morti, il contenimento della pandemia, ma non il suo contrasto serio.

Questo contro il parere degli esperti più seri e persino di esponenti dell'Ordine dei medici che chiedevano misure strette ed energiche.
Sono emersi anche feroci contrasti all'interno delle strutture nazionali di esperti (CTS) i cui "pareri" dovevano essere recepiti.
La ridicola suddivisione del paese in colori diversi ha perpetuato il "liberi tutti" nei territori che faticosamente miglioravano la situazione sanitaria annullando a distanza di quindici-venti giorni i benefici acquisiti.

La mancanza di controlli seri e la non adozione di interventi di sanificazione in presenza di persone, misure che si possono attuare (perché ormai disponibili sul mercato) stanno facendo il resto.

Ormai si attendono solo i vaccini (che l'Europa continentale non produce) che non si sa ancora quando arriveranno visto che la loro produzione e distribuzione soggiace alle leggi di mercato, se saranno efficaci contro le varianti, se bisognerà ripeterli tutti gli anni come per la normale influenza.

Scandaloso, in questo quadro desolante, che segna il fallimento della classe dominante e del ceto politico al suo servizio, il comportamento dell'informazione pubblica e privata.

Le sofferenze della povera gente, famiglie di defunti e contagiati che faticano a riprendersi, poveri e disoccupati in aumento, sono sapientemente dosate nei "talk show" dove vengono regolarmente invitati esponenti negazionisti, fascisti, leccapiedi del "prima l'economia" o del "viva l'Europa", persino faccendieri che si propongono come mediatori "commerciali".

L'opinione pubblica è continuamente eccitata e deviata: quasi nulla ed in orari impossibili l'informazione scientifica seria, in modo da instillare e coltivare sentimenti e comportamenti irrazionali e individualistici per la pretesa "mancanza di certezze".
Sempre più persone così se la prendono con i "fallimenti" della scienza, con la sua pretesa "dittatura".

Noi sappiamo che nel dominio del capitale la scienza non è libera, ma piegata alle esigenze del mercato, del profitto, della rivalità tra potenze e blocchi imperialisti.
Ma sappiamo anche che produce risultati, conoscenze, tecnologie che potenzialmente potrebbero essere messi e messe a disposizione del benessere delle collettività nazionali e dei popoli, a condizione che vi sia la liberazione dal giogo del capitale.

Questo giogo è accuratamente nascosto per evitare che le masse possano acquisire coscienza critica, progressiva e rivoluzionaria.

Spetta ai comunisti denunciarlo, smascherarlo e combatterlo per spezzarlo.


Resistenze.org     
Sostieni Resistenze.org.
Fai una donazione al Centro di Cultura e Documentazione Popolare.

Support Resistenze.org.
Make a donation to Centro di Cultura e Documentazione Popolare.