www.resistenze.org - cultura e memoria resistenti - urss e rivoluzione di ottobre - 24-03-25 - n. 927

Città e siti eroici dell'URSS: Minsk

AA.VV. | theleftchapter.com
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

2025

In occasione dell'80° anniversario della vittoria dell'URSS sul nazifascismo

Indice e introduzione



Partendo da un album di cartoline storiche pubblicato nel 1985 in occasione del 40° anniversario della vittoria dell'URSS nella Grande Guerra Patriottica (9 maggio 1945), continuiamo oggi, in occasione del 80° anniversario - una rassegna dedicata alle Città e Fortezze Eroiche e ad altri siti e battaglie cruciali per la vittoria sovietica. L'album si intitolava «Nessuno è dimenticato. Nulla è dimenticato».

Questo quinto post riguarda la Città eroica di Minsk, liberata dall'Armata Rossa il 3 luglio 1944.

È importante non dimenticare mai la straordinaria determinazione, il coraggio e i sacrifici del popolo sovietico e dell'Armata Rossa nella grande lotta di liberazione contro il nazismo e il fascismo che fu la Seconda Guerra Mondiale.


Lanciarazzi Katyusha in azione durante la Battaglia di Bagration

L'operazione bielorussa Bagration, un'operazione eccezionale della Grande Guerra Patriottica, ha svolto un ruolo importante nell'indebolimento dell'esercito nazista, accelerando l'ora della sua sconfitta finale. Le truppe sovietiche completarono la liberazione della Bielorussia, liberarono parte della Lituania e della Lettonia, entrarono nel territorio della Polonia e si avvicinarono ai confini della Prussia orientale.

La capitale della Bielorussia è una delle prime grandi città sovietiche a subire lo scacco nemico. Il 28 giugno 1941, i nazisti, dopo aver superato la tenace resistenza delle truppe sovietiche, conquistarono Minsk. Ma la città non si arrese. Giorno e notte, tra le rovine di una città occupata combattiva e non sconfitta, una resistenza clandestina sparava contro il nemico.

Durante i tre anni di occupazione a Minsk operavano in città 5 comitati distrettuali del partito. Sul territorio della Bielorussia c'erano 10 comitati regionali, 193 comitati cittadini e comitati distrettuali, 1.316 cellule del PC (b) B, con 35.000 comunisti nelle loro file. Nei 1.108 distaccamenti si contavano 374.000 partigiani combattenti. I partigiani controllavano il 60% del territorio della Bielorussia. Il partito in quel periodo difficile veniva assistito dal Komsomol. Nei primissimi giorni di guerra, metà dell'organizzazione cittadina entrò nell'esercito, i restanti membri del Komsomol combatterono nella Minsk occupata contro il nemico in oltre 60 organizzazioni e gruppi clandestini.

Il 3 luglio 1944, Minsk fu liberata dalle truppe del 3°, 2° e 1° Fronte Bielorusso, mentre più di 100.000 truppe naziste furono circondate e distrutte a est della città. La madrepatria apprezzò molto l'impresa dei difensori di Minsk.

Per il coraggio dimostrato durante la resistenza e nelle battaglie per la liberazione della Bielorussia, 471 soldati sono stati insigniti del titolo di Eroe dell'Unione Sovietica, mentre 402.000 soldati, sergenti e ufficiali hanno ricevuto altri ordini e medaglie. Oltre 120.000 partigiani e lavoratori bielorussi hanno ricevuto ordini e medaglie, 87 dei quali furono insigniti del titolo di Eroe dell'Unione Sovietica. Per le azioni ingieniose ed eroiche nell'operazione di Minsk del 1944, più di 50 formazioni e unità dell'esercito sovietico hanno ricevuto il titolo onorifico di Minsk. Il 26 giugno 1974, Minsk ha ricevuto il titolo onorifico di Città Eroe con l'Ordine di Lenin e la medaglia Stella d'Oro.


Il monumento ai caduti "Collina della gloria", appena fuori Minsk


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