www.resistenze.org - cultura e memoria resistenti - urss e rivoluzione di ottobre - 16-06-25 - n. 935

Città e siti eroici dell'URSS: Oryol

AA. VV.  | theleftchapter.com
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

2025

In occasione dell'80° anniversario della vittoria dell'URSS sul nazifascismo

Indice e introduzione



Partendo da un album di cartoline storiche pubblicato nel 1985 in occasione del 40° anniversario della vittoria dell'URSS nella Grande Guerra Patriottica (9 maggio 1945), continuiamo oggi, in occasione del 80° anniversario - una rassegna dedicata alle Città e Fortezze Eroiche e ad altri siti e battaglie cruciali per la vittoria sovietica. L'album si intitolava «Nessuno è dimenticato. Nulla è dimenticato».

Questo dodicesimo articolo prende in esame gli scontri intorno alla città di Oryol durante la battaglia di Kursk e l'operazione Kutuzov. La battaglia di Kursk rimane la più grande battaglia di carri armati della storia e, insieme a Stalingrado, ha segnato una svolta decisiva nella guerra.

È importante non dimenticare mai l'enorme determinazione, il coraggio e i sacrifici del popolo sovietico e dell'Armata Rossa nella grande lotta di liberazione contro il nazismo e il fascismo che fu la Seconda guerra mondiale.

Durante la battaglia di Kursk, la strategia offensiva della Wehrmacht subì un crollo totale. La Germania di Hitler e i suoi alleati furono costretti a passare alla difensiva su tutti i fronti della Seconda Guerra mondiale. Questa battaglia, con l'avanzata delle truppe sovietiche verso il Dnepr, completò una svolta radicale nel corso della guerra.

In termini di risultati e numero di forze partecipanti, la battaglia di Kursk fu una delle più grandi della Seconda Guerra mondiale. Più di quattro milioni di persone presero parte allo scontro da entrambe le parti, furono impiegati oltre 69mila cannoni e mortai, più di 13mila carri armati e cannoni semoventi e circa 12mila aerei. Pertanto, in termini di impiego di mezzi e intensità delle azioni delle truppe, la battaglia di Kursk non ha eguali. Dal punto di vista della strategia militare, si tratta di un esempio di combinazione tra una difesa tenace e risoluta e una controffensiva decisiva da parte delle truppe sovietiche.


Le truppe dell'Armata Rossa avanzano durante la battaglia

Nella battaglia di Kursk, il fascismo subì una nuova gigantesca sconfitta dopo Stalingrado. Furono distrutte 30 divisioni, tra cui 7 divisioni corazzate. Il nemico perse più di mezzo milione di uomini tra morti e feriti, 1.500 carri armati, 3.000 cannoni e oltre 3.700 aerei. Durante gli scontri di Kursk si consumò il più grande conflitto di carri armati della Seconda Guerra mondiale, alla quale presero parte oltre 1.200 carri armati e unità di artiglieria semovente.

La controffensiva delle truppe sovietiche nella zona di Oryol, Kursk e Belgorod si trasformò in un'offensiva generale dell'esercito sovietico, che portò al crollo del fronte fascista tedesco da Velikiye Luki al Mar Nero. La Germania nazista fu costretta a passare alla difensiva su tutti i fronti della Seconda Guerra mondiale.

Nella battaglia di Kursk, le truppe sovietiche dimostrarono un eroismo straordinario, una maggiore abilità militare e un morale elevato. Ricevettero avanzamenti in grado 132 formazioni e unità mentre 26 formazioni e unità furono insignite di titoli onorifici. Per il coraggio e il valore dimostrato in battaglia, oltre 100mila soldati, sergenti, ufficiali e generali furono insigniti di ordini e medaglie e oltre 180 persone ricevettero il titolo di Eroe dell'Unione Sovietica. Oryol e Belgorod sono le Città dei Primi Fuochi d'Artificio. [Oryol e Belgorod furono le prime grandi città liberate dall'Armata Rossa e da allora sono conosciute come Città dei Primi Fuochi d'Artificio in ricordo dei fuochi d'artificio celebrativi sparati in seguito a Mosca e in altre località]


Monumento ai soldati della 13ª Armata e della 16ª Divisione di fucilieri lituani


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