www.resistenze.org - cultura e memoria resistenti - urss e rivoluzione di ottobre - 15-09-25 - n. 940

Salaspils e il piano "Est"

AA. VV. | theleftchapter.com
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

In occasione dell'80° anniversario della vittoria dell'URSS sul nazifascismo

Indice e introduzione



Partendo da un album di cartoline storiche pubblicato nel 1985 in occasione del 40° anniversario della vittoria dell'URSS nella Grande Guerra Patriottica (9 maggio 1945), continuiamo oggi, in occasione del 80° anniversario - una rassegna dedicata alle Città e Fortezze Eroiche e ad altri siti e battaglie cruciali per la vittoria sovietica. L'album si intitolava «Nessuno è dimenticato. Nulla è dimenticato».

Questo sedicesimo articolo esamina la depravazione e la crudeltà dimostrate dagli occupanti nazisti durante la guerra, anche a Salaspils, in Lettonia, dove dopo la guerra è stato eretto un imponente monumento in onore dei caduti.

È importante non dimenticare mai l'enorme determinazione, il coraggio e i sacrifici del popolo sovietico e dell'Armata Rossa nella grande lotta di liberazione contro il nazismo e il fascismo che fu la Seconda guerra mondiale.



La crudeltà senza precedenti e i crimini mostruosi commessi dai carnefici fascisti contro la popolazione civile di Khatyn in Bielorussia, Pskov Krasukha, Ablingi e Pirchupis in Lituania, Salaspils in Lettonia, dove i nazisti bruciarono vivi migliaia di civili, compresi bambini, ancora oggi raggela l'anima.

La popolazione del territorio sovietico temporaneamente occupato dai nazisti fu sottoposta a violenze brutali, rapine e terrore di massa. I mostri fascisti, con una rabbia selvaggia contro tutto ciò che era sovietico, sterminarono ignominiosamente persone innocenti, distrussero città fiorenti, paesi e villaggi, derubarono gli abitanti, li disprezzarono, strapparono i bambini ai loro genitori, privarono gli anziani e le donne del pane e di un riparo e condannarono la popolazione a morte per fame. Ancora oggi, a testimonianza della crudeltà e dei crimini senza precedenti del fascismo, si ricordano Khatyn e Salaspils, Babi Yar e Slavutich.

Secondo il cosiddetto piano "Est" di Hitler, si dovevano sterminare 60 milioni di slavi - cechi, polacchi, russi, ucraini, bielorussi - e trasformare il resto in schiavi. Questo è il piano mostruoso in cui si impegnavano con scrupolo i nazisti. Nella sola piccola Khatyn, 149 persone furono fucilate e bruciate, tra cui 75 bambini. Nel campo di sterminio di Salaspils, i carnefici fascisti uccisero 100.000 prigionieri, tra cui centinaia di bambini piccoli. Gli occupanti nazisti fucilarono, soffocarono nelle camere a gas, impiccarono e bruciarono vivi più di 195.000 persone a Kiev, più di 550.000 a Leopoli e nei dintorni, più di 248.000 nella regione di Zhitomir e, in totale, più di 4 milioni di cittadini sovietici nelle regioni occupate dell'Ucraina; circa 1,7 milioni di persone nelle regioni occupate della RSFSR; più di 330.000 prigionieri di guerra in Lettonia e più di 313.000 persone in Lituania, tra cui circa 40.000 bambini; e 2.200.000 di abitanti e prigionieri di guerra in Bielorussia. Centinaia di migliaia di residenti delle regioni occupate furono costretti ai lavori forzati in Germania. Fascismo e atrocità sono concetti inseparabili. Le sofferenze dei popoli che furono attaccati dalle sfrenate orde hitleriane non saranno mai dimenticate.


La corpo centrale del memoriale di Salaspils - Autori - scultori L. Bukovsky, J. Zarins, O. Skarainis, architetti G. Asaris, O. Zakamenny, O. Ostenberg, I. Strautmanis


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