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Sui sindacati in Francia

Partito Rivoluzionario - Comunisti (Francia) | sitecommunistes.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

10/04/2016

[Parte 1]
Parte 2

Alla vigilia del 51° congresso della CGT, questo documento (che segue quella della settimana scorsa) ha l'obiettivo di richiamare il parere del nostro partito sul sindacalismo di cui hanno bisogno i lavoratori francesi.

All'attacco globale contro i lavoratori si deve opporre una risposta globale

L'unione dei lavoratori salariati attorno a rivendicazioni comuni, spaventa il padronato; tanto che questo dispiega un enorme sforzo propagandistico e moltiplica le manovre per impedire che si realizzi.

All'interno del sindacato medesimo ci sono quelli che si oppongono allo sviluppo dell'azione unitaria contro il capitalismo. La via del "dialogo sociale" con i padroni e il governo, scelto da tutte le confederazioni sindacali, ne è un esempio. Il concetto di "condivisione" o quello della "migliore distribuzione della ricchezza" suggeriscono che possa esistere una gestione meno avida e più "adeguata" del capitale, cosa ben lungi dalla contraddizione capitale-lavoro dove gli interessi sono inconciliabili. Ricordiamo che tutta la ricchezza è prodotta dal lavoro. La ricchezza deve tornare quindi interamente ai lavoratori per soddisfare tutti i loro bisogni economici e sociali. Ma per questo è necessaria la lotta, con cui i lavoratori si appropriano dei mezzi di produzione e di scambio e della loro gestione senza alcun compromesso con il capitale.

Oggi nel sindacalismo francese si parla di "sindacalismo riunito". Riunito per cosa? Per combattere in modo decisivo contro i padroni o al contrario per approvarne la politica? Come si può parlare di un "sindacalismo riunito" davanti a organizzazioni sindacali, in particolare la CFDT, il cui livello di compromissione è totale, dove vengono firmati accordi che rimettono in causa conquiste precedenti e che capitolano davanti ai rappresentanti della MEDEF [confindustria francese, ndt]?

Proporre di riunirsi sulla base dell'arretramento sociale è illusorio e pericoloso. Si tratta di un'unione diretta contro gli interessi dei lavoratori che fa il gioco dei padroni. È una trappola contro i lavoratori.

L'esistenza e lo sviluppo di un sindacalismo di classe sono essenziali perché l'unione si realizzi nella lotta dei lavoratori contro i padroni.

E' anche per questo motivo che il sindacalismo di classe è sotto attacco. Le idee riformiste hanno guadagnato ulteriore terreno. Oggi il sindacalismo di classe deve affrontare e fronteggiare numerosi tentativi di deragliamento organizzati all'esterno ma anche all'interno del sindacato. Contrastare queste manovre che prolificano oggi, richiede l'intervento dei sindacalisti e dei lavoratori.

Francesi e immigrati in lotta

"Lavoratori di tutto il mondo unitevi". Dalla sua nascita, il sindacalismo di classe ha fatto suo questa parola d'ordine. La solidarietà di classe contro il capitalismo riguarda i lavoratori del mondo intero. I lavoratori di tutti i paesi sono uniti nella loro lotta contro lo sfruttamento capitalistico.

In Francia, la solidarietà dei lavoratori francesi e immigrati non è una parola vuota. Si costruisce nella lotta sociale e antimperialista. I lavoratori francesi e immigrati hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri. Il sindacalismo deve opporsi a tutti i tentativi di divisione, deve opporsi a tutte le discriminazioni, a tutte le forme di razzismo.

Combattere l'Europa capitalista

La grande entità economica e politica capitalista si sviluppa e si struttura: l'Europa è stata costruita per questo.

I padroni spingono per l'integrazione europea, da cui ci si aspetta un rafforzamento del capitalismo. Con il livellamento verso il basso dei salari e della legislazione sociale, lo smantellamento delle conquiste e degli statuti, sperano di abbattere quello che si chiama "costo del lavoro". Con la fine dei monopoli pubblici e la generalizzazione delle privatizzazioni, vogliono incrementare ulteriormente i profitti. E' in questa Europa che la quota dei salari sul valore aggiunto è diminuita maggiormente.

Il padronato europeo vuole in questa parte del mondo capitalista un sindacalismo collaborazionista tra le classi, che esiste in quasi tutti i paesi. Nella maggior parte dei paesi europei, i sindacati sono permeabili ai partiti socialdemocratici. Fanno parte di quella socialdemocrazia utile in tutte le occasioni alla politica dei padroni. I "patti sociali" vengono conclusi associando i sindacati alla riduzione del potere d'acquisto dei lavoratori, alla riduzione del prezzo della forza lavoro. Queste rinunce incoraggiano i governi europei a cercare dei compromessi nazionali sulla base di una limitazione dei bisogni sociali e la regressione dei diritti acquisiti.

Tutte le principali confederazioni sindacali francesi sono aderenti alla Confederazione europea dei sindacati (CES), che mira a integrare il sindacalismo europeo agli obiettivi del capitale.

Non è di questo sindacalismo di cui hanno bisogno i lavoratori. Hanno bisogno di un sindacalismo che a livello europeo e internazionale lotti risolutamente contro i padroni e le grandi multinazionali. Hanno bisogno di un sindacalismo che difenda in ogni circostanza le rivendicazioni dei salariati, cosa che ovviamente non fa la CES.

I lavoratori europei devono combattere insieme contro l'Europa capitalista, l'Europa dei loro nemici di classe. In Europa, come in Francia, non vi è alcun esito positivo per i lavoratori al di fuori della lotta contro il capitale.

Per un sindacalismo indipendente

Un sindacalismo di classe deve essere indipendente. Deve essere indipendente dai padroni e dalla Medef. Deve essere indipendente da qualsiasi governo. Deve essere indipendente da tutti i partiti e dalle organizzazioni politiche, senza eccezione. Sempre più spesso, le confederazioni sindacali, compresa la CGT, chiedono apertamente di votare per un tal candidato o l'altro alle elezioni: come nelle presidenziali del 2002 "per bloccare il Fronte Nazionale" e nel 2012 per "cacciare Sarkozy". In nessun caso si trattava di combattere il capitale.

Il sindacalismo deve essere guidato esclusivamente dagli interessi dei lavoratori.

Nella loro lotta, i lavoratori si scontrano con la politica dei padroni e dell'apparato statale. Pertanto, il sindacalismo deve prendere posizione su tutte le problematiche. Nessuna questione preclusa o "riservata". Deve esprimere il suo punto di vista di classe su tutte le questioni che riguardano i lavoratori, sullo sfruttamento da parte del capitale.

In primo luogo, i salariati sono influenzati dalla politica dei datori di lavoro, dalle decisioni della politica del governo, dalle posizioni dei partiti e delle organizzazioni politiche.

Il padronato e i governi che lo servono dispongono di tutti i principali mezzi di comunicazione che utilizzano per affermare l'impossibilità di qualsiasi altra politica. Questo è il "pensiero ufficiale" che vorrebbero unico oggi. Gli uni e gli altri vogliono imporre l'allineamento a questo "pensiero ufficiale". Per loro, il sindacalismo non deve essere altro che uno strumento asservito alla loro politica. Non accettano il sindacalismo indipendente. Colpevolizzano i lavoratori che lottano e l'azione rivendicativa diventa un reato. Ne è un segno la moltiplicazione delle condanne dei militanti sindacali che arrivano perfino a pene detentive, alla restrizione delle libertà pubbliche e democratiche per ammutolire e intimidire i lavoratori che desiderano combattere. Dobbiamo risolutamente impegnarci nella lotta per le rivendicazioni e le libertà sindacali, perché senza libertà sindacali non esistono rivendicazioni.

Indipendente ma non neutrale

Il sindacalismo di cui i lavoratori hanno bisogno deve assumere posizioni politiche. Deve dire quello che pensa della politica di potere della Francia, delle sue decisioni, degli obiettivi che persegue.

Per chi lavora il cosiddetto governo di "sinistra": per i padroni o per il popolo?

Un sindacalismo di classe deve prendere una posizione chiara e trarre le necessarie conclusioni. Deve giudicare il comportamento di tutte le forze politiche.

Il sindacalismo di cui hanno bisogno i lavoratori deve servire i lavoratori nella loro lotta contro i padroni e contro tutti coloro che li servono. Deve combattere per distruggere il capitalismo, incapace di risolvere i problemi umani, di lottare per cambiare la società.

Il sindacalismo, la pace, la solidarietà internazionale

Il capitalismo mondiale capeggiato dagli Stati Uniti si comporta come il gendarme del mondo. I conflitti armati che organizza mietono milioni di vittime. Tutti questi conflitti, senza eccezione, sono condotti per stabilire il dominio del capitalismo su tutto il pianeta, sfruttando i popoli, controllando le fonti di approvvigionamento e i mercati globali. Per imporre con la forza il suo dominio, l'imperialismo saccheggia interi paesi, innesca le guerre, calpesta l'indipendenza delle nazioni e dei popoli.

Un sindacalismo di classe deve difendere la pace e l'indipendenza dei popoli contro l'aggressore ovunque.

Dalla scomparsa dell'URSS, il capitalismo domina praticamente su tutto il mondo. Lo sfruttamento dei lavoratori e dei popoli ha raggiunto proporzioni mai conosciute.

Fedele alla sua tradizione, il sindacalismo riformista e collaborazionista si sposa con il padronato, "adattandosi - così si dice - al nuovo contesto economico e sociale". Di adattamento in adattamento, di compromesso in compromesso: dove stiamo andando?

Vediamo come il capitalismo sfrutta i popoli dell'Africa, dell'Asia, del Vicino e Medio Oriente, del Sud America, vale a dire i due terzi della popolazione mondiale! L'unico limite che i capitalisti conoscono è la forza e la resistenza dei lavoratori e dei popoli che gli si oppongono.

In Francia è minacciata l'esistenza stessa del sindacalismo di classe

Di fronte alla dura realtà, i salariati risentono sempre di più degli effetti della politica del capitale.

Le lotte si sviluppano. Le rivendicazioni immediate sono in crescita per l'occupazione, i salari, le condizioni di lavoro, le conquiste pregresse, le pensioni... Le rivendicazioni si scontrano sempre più pesantemente col padronato e col governo. Si scontrano sempre più con tutte le forme di riformismo, alle molte varianti della socialdemocrazia. Per raggiungere i loro obiettivi, i padroni e il potere vogliono la liquidazione del sindacalismo di classe nel nostro paese. Se raggiungessero il loro scopo, le conseguenze sarebbero disastrose per i lavoratori e per il popolo. Non dobbiamo lasciar correre.

Democrazia, sinonimo di efficacia

Il sindacalismo di classe è essenziale ai lavoratori. Deve essere la loro espressione, l'espressione dei loro bisogni, delle loro rivendicazioni, deve appartenere loro. Gli iscritti al sindacato devono prendere il loro posto nell'organizzazione sindacale. Nessuna riflessione o decisione che non sia emanazione degli iscritti; nessun dirigente che possa sottrarsi al controllo degli iscritti. Questa è la democrazia sindacale.

Agiscono forze importanti nell'offensiva atta a spezzare il sindacato rivoluzionario

Ovunque vi sono iscritti e responsabili sindacali a tutti i livelli che non sono disposti ad accettare la situazione creatasi. Molti membri della CGT sentono la necessità di mantenere e sviluppare il sindacalismo di classe e di massa. Con loro, centinaia di migliaia di lavoratori lottano contro il capitale. E' su questo che deve poggiare il sindacalismo rivoluzionario per sostenere l'esigenza di un sindacalismo di classe.

La sua esistenza e il suo rafforzamento dipendono dal livello delle lotte e dal peso degli iscritti e dei lavoratori.

E' a chi lotta che noi portiamo il nostro aiuto e sostegno. La lotta unita, determinata, fermamente contro il capitale e i suoi agenti è l'unica strada in grado di soddisfare i bisogni sociali.

Questo è il nostro parere sul sindacalismo in Francia. Desideriamo conoscere la vostra opinione e discuterne. Il sindacalismo di classe deve svilupparsi in ogni luogo di sfruttamento. Cosa ne pensate?


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