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da Mujeres Libres Blog - mujeres_libres.blog.tiscali.it
 
Ricordando Vilma Espín
 
21/06/2009
 
Ricordando Vilma Espín nel secondo anniversario della sua morte
La popolazione di Mayarí Arriba ha marciato verso il Mausoleo dei Martiri del Secondo Fronte Orientale Frank País García, dove si trovano le sue ceneri
di Odalis Riquenes Cutiño da juventudrebelde.cu - 19 giugno 2009 -
 
Traduzione a cura di Mujeres Libres Blog
 
Mayarí Arriba, Santiago de Cuba - Centinaia di persone che conoscevano la sua natura guerrigliera, in rappresentazione di tutti i cubani, hanno reso omaggio a Vilma Espín Guillois nel secondo anniversario della sua morte, con una sentita marcia fino al Mausoleo dei Martiri del Secondo Fronte Orientale Frank País García, dove riposano le sue ceneri.
 
Alle 11 di mattina di questo giovedì, gli abitanti della regione, con in testa Yolanda Ferrer, segretaria generale della Federazione delle Donne Cubane e Asela de los Santos, compagna dell'Eroina ed altri dirigenti, sono partiti dal villaggio fino al Mausoleo dei Martiri del fronte guerrigliero, dove sono stati depositati i fiori a nome del popolo di Cuba, davanti alla lapide che perpetua la memoria dell'eterna presidentessa della FMC.
 
Durante la giornata di tributo che ha incluso anche gli onori alle tombe dei compagni del Secondo Fronte, sono stati dedicati versi e canzoni e dalla base della montagna di Mícara è emerso ancora una volta l'impegno della gente della sua terra, in particolare delle donne, a rimanere fedeli al suo esempio di tenerezza ed impegno.
 
L'omaggio a Vilma , come l'affetto speciale che sentono per lei i suoi connazionali, trova espressione nelle delegazioni della FMC di Santiago di Cuba e nei luoghi legati alla sua figura, come la sua casa natale dove oggi il Centro di Sviluppo Artigiano Industriale Quitrín, mostra i frutti del suo impegno per il riscatto della nostra identità.

 
Appunti per una biografia
da mujeres.cubaweb.cu
di* Yolanda Ferrer Gómez / * Carolina Aguilar Ayerra - 19 giugno 2007-
 
traduzione a cura di Mujeres Libres Blog
 
Infanzia
 
Nasce a Santiago di Cuba il 7 di aprile del 1930 (muore il 18 giugno del 2007, ndr). La sua famiglia si distingue per la solidità dei valori etici che orientarono la formazione dei sei figli: Vilma, Liliana, Nilsa, Sonia, Iván e José.
 
I suoi genitori, José Espín e Margarita Guillois, erano generosi, amichevoli, affettuosi e comprensivi non solo coi loro figli, ma con chi viveva vicino a loro e con tutte le persone con cui avevano a che fare. Educarono i loro figli con esempi di austerità, di sensibilità umana, di rispetto e senza pregiudizi di origine sociale, razziale, religiosa. Inculcarono l'amore per lo studio e la lettura, il piacere per la musica, la danza, la pittura e la cultura in generale, l'inclinazione per lo sport e la vita a contatto con la natura.
 
Agirono sempre perché i loro figli si sviluppassero in sintonia con il loro modo di essere, con le loro inclinazioni personali e li appoggiarono nelle loro sfide, nelle loro amicizie, nelle loro posizioni politiche e nelle loro attività sociali e culturali.
 
L'attaccamento alla giustizia, all'onestà, alla verità, è parte dell'ambiente familiare che circonda l'infanzia di Vilma e costituisce la base della sua personalità, della sua maniera di vedere ed affrontare la vita.
 
Frequenta i suoi studi primari all'Academia Pérez Piña, e secondari al Sagrado Corazón, scuole laiche della sua città natale e si diploma in materie scientifiche nel 1948.
 
Il suo ingresso alla neo-nata Università d'Oriente, segna l'inizio di una tappa decisiva nel rafforzamento e nello sviluppo delle sue idee politiche, che la vedranno arruolata tra le fila più avanzate della gioventù combattente della sua epoca.
 
Fervente martiana, conoscitrice delle campagne mambisas, delle idee del nostro Eroe Nazionale e dell'intransigenza rivoluzionaria di Maceo, ammiratrice di Mella e della lotta contro il machadato, come molti altri studenti considera che l'unica soluzione per il paese è riprendere la lotta armata, come esperienza valida trasmessa dagli indipendentisti delle guerre del 1868 e 1895. La linfa mambisa alimenta la sua formazione; per Vilma, da sempre, pensiero ed azione costituiscono un tutt'uno che guida la sua vita.
 
Tutto ciò lasciò in questa giovane studentessa santiaguera l'impronta della disubbidienza che ha sempre distinto la terra che la vide nascere, i profondi sentimenti indipendentisti e di chiara visione antimperialista che conformavanono il pensiero politico del corpo docente universitario, l'espressione delle ansie di libertà del paese orientale la cui la vittoria delle guerre indipendentiste fu frustrata dall'intervento yankee.
 
Il suo periodo universitario è segnato dall'esistenza del Centro di Studi Terziari. La lotta per il suo riconoscimento ufficiale, per l'installazione delle sue distinte aree di docenza e per il funzionamento dell'attività studentesca in tutte le sue espressioni, fanno si che quell'Università oggi fornisca una formazione completa
 
La giovane Vilma
 
Emerge per la sua intelligenza e consacrazione allo studio, per la sua inclinazione alla matematica, alla fisica ed alla chimica, con una mente scientifica animata da un'insaziabile curiosità ed insoddisfazione che la porta sempre verso la ricerca di maggiori conoscenze, cosa facilmente rilevabile dal suo curriculum studentesco.
 
Nei suoi anni da studente emerge anche come un'entusiasta sportiva, efficace membro della squadra di pallavolo femminile e sua capitana per un certo periodo, una leader sportiva chiamata Mambises. Contemporaneamente si interessa e partecipa ad attività culturali. Nel 1950 partecipa alla creazione della Coral Universitaria . La sua inclinazione per il canto e per il balletto fu costante nel tempo.  Si distingue per la sua presenza e la sua partecipazione studentesca, soprattutto nelle attività patriottiche e nell'impegno per unire ed organizzare la Federazione degli Studenti Universitari, la cui fondazione e consolidamento ha sostenuto con entusiasmo. E' nelle file della Federazione degli Studenti che comincia a svilupparsi la sua fibra da dirigente politica, grazie al suo potere di comunicazione, la sua capacità di sapere ascoltare e la sua gran forza di persuasione e di paziente interlocutrice, che gli permettono di stabilire una gran fluidità nelle relazioni interpersonali.
 
Durante il colpo di Stato del 10 marzo 1952 capeggiato da Fulgencio Batista, uomo che entrerà nella storia come uno dei più atroci e sanguinari tiranni al servizio dell'imperialismo yankee, Vilma, insieme ad insegnanti e studenti più illuminati, progressisti e combattivi, integra le fila dei manifestanti indignati che, coraggiosamente, affrontano tutti i tipi di manifestazioni per esprimere le loro opinioni e la condanna per l'affronto ricevuto dal popolo. Entra a far parte del neo-nato Movimento Nazionale Rivoluzionario MNR, fondato da professori universitari di Accion Provincial il cui leader era Frank País.
 
Tra gli obiettivi di questo movimento vi è la lotta per liquidare la tirannia batistiana e trasformare la grave situazione politico-sociale che attraversava il paese.
 
Nel 1953, gli eventi dell'assalto alla caserma Moncada, capeggiato dal giovane avvocato rivoluzionario Fidel Castro Ruz, commuovono l'opinione pubblica e commuovono specialmente tutti i santiagueros, donne ed uomini che sentono profonda ammirazione per il grande coraggio.
 
La giovane Vilma piena di sdegno nel sapere che dietro le mura della caserma Moncada venivano torturati ed uccisi i prigionieri che erano stati arrestati a seguito degli atti di ribellione, partecipò al tentativo della loro liberazione.
 
In militante e solidale atteggiamento, la città accolse i combattenti perseguitati dalle truppe batistiane  e le case di Santiago si aprirono per proteggerli.
 
I fatti di Moncada lasciano un'impronta profonda nella studentessa lottatrice, ma ancora maggiore sarà l'impatto delle idee espresse da Fidel nel suo testo di difesa "La Storia mi Assolverà" che costituisce un ritratto accurato e fedele dal punto di vista politico, economico, sociale e culturale della Cuba neocoloniale. Vilma apprezza e lo ha dimostrato ripetutamente, quanto questi due eventi gli facciano comprendere che Fidel è allo stesso tempo un leader coraggioso ed un uomo di idee, con un consistente sviluppo politico ed una grande solidità di principi rivoluzionari.
 
Successivamente a Moncada, Frank País organizza Acción Revolucionaria Oriental con propositi concreti di preparare una rivolta. Vilma è una delle sue più vicine ed attive collaboratrici.
 
Questa nuova organizzazione è alimentata da combattenti che provengono dal MNR e da molti altri lavoratori, operai, studenti della Provincia di Oriente. Dopo aver incorporato i gruppi della provincia di Camagüey, si trasformò nella Acción Nacional Revolucionaria ANR.
 
Quando uscì dalla prigione Fidel Castro Ruz, già allora capo e fondatore del Movimento 26 luglio (nome adottato in omaggio alla gesta di Moncada), Frank País esorta tutti membri di ANR ad unirsi alle file del Movimento Rivoluzionario 26 luglio comandato da Fidel. E' in questo maniera che Vilma si unisce all'attività insurrezionale come militante di prima linea.
 
Il 14 Luglio del 1954 si laureerà concludendo i suoi studi universitari col titolo di Ingegnere Chimico Industriale, una delle due prime donne a Cuba a laurearsi in questa specialità. Quello stesso anno parte verso gli Stati Uniti per frequentare un corso post-laurea all'Istituto Tecnologico del Massachussets di Boston.
 
Terminato il corso chiede istruzioni alla Direzione del Movimento e riceve l'ordine di passare per Città del Messico ed avere un colloquio con Fidel per trasmettere a Cuba i suoi ordini e messaggi.
 
In questa maniera militante ed audace, finisce la tappa studentesca dell'appena laureata ingegnere che, senza aver avuto tempo di esercitare la sua professione, si dedica totalmente alla lotta per la vera indipendenza.
 
L'Università d'Oriente, orgogliosa di contare tra i suoi ex alunni Vilma Espín Guillois, gli concede, nel 2000, il titolo di "Dottoressa Honoris Causa" e l'identifica come una delle più genuine rappresentanti patriottiche della città degli eroi.
 
"Ad una gran maestra di vita, distinta per il suo amore e la sua consacrazione all'opera della Rivoluzione, per la lealtà a Fidel, per la passione con cui ha intrapreso ogni compito..."
 
così esprime l'elogio presentato in occasione dell'investitura del suo dottorato.
 
L'eterna combattente
 
Sotto gli ordini di Frank País partecipa all'insurrezione armata di Santiago di Cuba, il 30 Novembre 1956, una delle azioni previste per l'arrivo a Cuba dal Messico della spedizione rivoluzionaria che portò con lo yacht Granma, il suo Comandante in Capo Fidel Castro Ruz.
 
Dopo questo rilevante evento, la casa di Vilma si trasforma in un Quartiere Generale del Movimento in Santiago di Cuba.
 
Il 2 gennaio del 1957, intesta una marcia di madri in lutto per gli assassini della dittatura e si confronta faccia a faccia con gli sbirri batistianos; per tali ragioni è scoperta dal nemico e la sua casa perquisita per la prima volta.
 
Nel febbraio del 1957 Fidel richiama la direzione clandestina del Movimento ad una riunione nella Sierra e redige un manifesto al popolo di Cuba informando della nascita dell'Esercito Ribelle e gli obiettivi della lotta. Si realizza la drammatica intervista di Fidel col giornalista nordamericano Herbert Mathews, intervista che dimostra al mondo le menzogne del governo batistiano sulla presunta morte del giovane leader rivoluzionario. Vilma è presente in questa riunione e partecipa attivamente nella realizzazione delle istruzioni impartite dà Fidel a Frank País; poco più tardi passerà alla completa clandestinità.
 
La leggendaria guerrigliera
 
E 'successivamente nominata membro del Movimento Nazionale e poco prima dell'assassinio di Frank País, viene nominata Coordinatore Provinciale del Movimento in Oriente, lavoro che svolge fino a giugno del 1958. La sua insostenibile e pericolosa situazione di fronte a questa essenziale missione rivoluzionaria, esige il cambiamento dello scenario delle sue lotte, si unisce così all'Esercito Ribelle per trasformarsi nella leggendaria guerrigliera del II Fronte Orientale Frank País.
 
Alicia, Monica e Déborah i suoi nomi della clandestinità, si trasformarono in Mariela, la coraggiosa ed efficace combattente ribelle incaricata, durante il luglio del 1958, di realizzare missioni di appoggio al comando per la liberazione dei sequestrati in NordAmerica. Successivamente le venne assegnata, tra le tante responsabilità, la cura e l'organizzazione del movimento clandestino nei comuni ubicati geograficamente a oriente del II Fronte dell'Esercito Ribelle, che offrirono un incalcolabile appoggio logistico per assicurare le azioni di combattimento.
 
Costruttrice di una vita nuova
 
Al trionfo della Rivoluzione nel 1959, realizza differenti compiti come dirigente del Movimento 26 luglio. Quello stesso anno si avvicina, col proposito di scambiare idee, ad un gruppo di donne rivoluzionarie che le spiegano la necessità di autorganizzarsi, di non rimanere indietro, di fare la Rivoluzione col loro lavoro volontario.  
 
Vilma ascolta queste inquietudini e le riporta al Comandante in Capo che con la sua geniale visione circa la questione della donna nella società e nella storia, sarà capace di prevedere l'importanza di un movimento sociale che riguarda la metà della popolazione, che lotta a beneficio della Rivoluzione e per il suo proprio progresso sociale.
 
Fidel affida a Vilma la missione storica di unire le donne e di organizzarle, permettendo loro di superare educazione, ideologie, cultura, in modo da raggiungere la piena partecipazione alla vita economica, politica e sociale.
 
Vilma assume questa responsabilità e realizza tutta un'attività preparatoria su scala nazionale per creare le basi di un'organizzazione di donne unitaria che promuova una grande partecipazione volontaria su ogni compito ed opera iniziata dalla Rivoluzione...di giustizia per la donna e la famiglia cubana.
 
Durante il 1959 fa nascere e presiede il Comitato di Auspicio per partecipare al  I Congresso Latinoamericano per i Diritti della Donna ed il Bambino, convocato dalla Federazione Democratica Internazionale di Donne (FDIM), realizzato a Santiago del Cile a settembre di quell'anno. Vilma costituisce così la piattaforma che servirà da base per l'unificazione di tutti i raggruppamenti di donne rivoluzionarie che esistevano allora e forma una nutrita delegazione integrata da ognuna di esse che, unite per la prima volta, portano verso i paesi del nostro continente e del mondo, la voce e le aspirazioni rivoluzionarie delle donne cubane.
 
Il 23 agosto del 1960, dopo intenso lavoro preparatorio in tutto il territorio nazionale, in zone urbane, rurali, nelle regioni montane, nasce ufficialmente la Federazione delle Donne Cubane (FMC). In circa quindici mesi l'incipiente organizzazione aveva creato le sue prime delegazioni di base e gli organismi intermedi ed intrapreso azioni che mobilitarono le donne verso la costruzione di scuole ed ospedali, raccolta e cura dei bambini della strada, partecipazione al miglioramento della vita nei quartieri marginali ed altre attività.    
 
Vilma è eletta Presidentessa dell'assemblea fondativa e rappresenta la dirigente più ammirata e rispettata dalle donne cubane. È stato eletta e ratificata in ogni Congresso della FMC, dal I, del 1962, fino al VII nel 2001.
 
Ha diretto l'implementazione dei grandi compiti assunti dalla Federazione ed ha organizzato le donne nelle sue file con un canale participativo in tutti i lavori sociali, rivoluzianari, patriottici, nel lavoro comunitario, coinvolgendole per rendere reali i piani di salute, di educazione, di attenzione agli adulti, handicappati, bambini e giovani, e specialmente a promuovendo tutte le attività necessarie al progresso delle donne.
 
Dai giorni iniziali del lavoro preparatorio, si orienta a spingere le donne a partecipare alle Milizie Nazionali Rivoluzionarie, rispondendo al richiamo delle donne che chiedevano di preparare la difesa della Rivoluzione.
 
Promuove e organizza corsi di taglio e cucito, conoscenze tradizionali che ritiene utili e che rappresentano una delle prime forme di partecipazione al di fuori della casa per le donne che erano state precedentemente relegate esclusivamente in casa e in famiglia.
In questo modo raggiunge il suo obiettivo strategico: attraverso il lavoro ideologico per lo sviluppo delle donne, queste a loro volta si preparano ad intraprendere altre attività sempre più complesse.
 
Spinge ed assicura il superamento culturale, promuove l'accesso alla scolarizzazione femminile. Integra la Commissione Nazionale di Alfabetizzazione e mette la FMC al centro della colossale battaglia per tutto il popolo. Dirige i lavori per l'istruzione e l'elevazione delle classi scolastiche per le donne.
 
Guida e dirige la creazione della scuola per contadine Ana Betancourt e della Scuola Notturna per il superamento dei lavori domestici. Erige il piano nazionale di sradicamento della prostituzione nei primi anni 60
 
Promuove la creazione di condizioni per l'inserimento delle donne nel lavoro retribuito, non solo come una necessità economica e sociale, ma come un punto di partenza per una reale parità di diritti e di opportunità.
 
Crea i circoli infantili provocando un movimento di massa per moltiplicare, sviluppare le basi organizzative, strutturali e di costruzione delle nuove istituzioni per i bambini.
Per questi alti propositi istituisce nel 1960 le Scuole per direttrici ed assistenti; quelle per ausiliarie della salute, per cuoche ed altre specialità, per poter lavorare nelle nascenti istituzioni infantili.
 
Progredendo qualitativamente, istituisce e presiede, dal 1969 fino a 1976, l'Istituto dell'Infanzia, organismo che unificò la direzione delle istituzioni infantili e si coordinò con la Salute Pubblica e l'Educazione; utilizzò le ricerche e gli studi fondamentali per stabilire le norme da applicare nell'educazione e nell'attenzione ai bambini e bambine dagli O ai 6 anni, per poter così realizzare il loro pieno sviluppo fisico, intellettuale, estetico e morale; focalizzò la sua attenzione sull'educazione e formazione del personale pedagogico specializzato per questa fascia di età .
 
Propone e promuove anche l'organizzazione di mense scolastiche.
Suggerisce e sovrintende la creazione delle case per minori, che soddisfino in maniera speciale la loro formazione, educazione, enfatizzando in tutti gli aspetti affettivi e morali.
 
Vilma, energia e creazione
 
La federazione spinse, con la collaborazione di altre istituzioni, organizzazioni ed organismi, lo studio dei problemi delle donne in tutti gli ambiti: famiglia, lavoro, comunità, leggi, partecipazione politica, situazione educativa, società, al fine di perfezionare nella pratica tutte le misure che conducevano alla piena partecipazione della donna. In tale senso promosse la creazione di Cattedre specializzate negli studi di genere nelle Università e negli Istituti Superiori Pedagogici. Per realizzare questo sforzo, Vilma, crea in primo luogo il Gruppo di Studi Sociali della Federazione delle Donne Cubane, oggi convertito nel Centro Studi della Donna.
 
Il Ministero della Scienza, Tecnologia ed Ecosistema le concede nel settembre del 2000, il titolo di "Studiosa di Merito", per il suo contributo allo studio sociale e la messa in pratica dei risultati che favoriscono il progresso della donna.
 
Vilma orienta, controlla e valuta periodicamente il lavoro dei quadri di direzione, degli organismi intermedi e delle basi, stando al centro di tutto il lavoro, seguendo con sguardo critico ogni compito, segnalando errori e deficienze, plaudendo e generalizzando le migliori esperienze, stabilendo i procedimenti, i metodi e gli stili più adeguati, affinché la FMC sia nelle condizioni di fornire soluzioni in ogni momento e necessità alla Rivoluzione in generale ed alle donne in particolare.
 
Speciale importanza concede alla preparazione militare delle donne nella difesa del paese, includendole come professionisti nelle Forze Armate Rivoluzionarie.
 
Ha il proposito di garantire l'abilitazione e l'elevazione del livello tecnico-professionale delle dirigenti della FMC, perchè possano integrarsi col movimento delle donne dei paesi dell'Asia, Africa ed America Latina: crea così la Scuola di Fe del Valle, attualmente Centro di formazione della FMC.
 
Dirige ed orienta, dal trionfo della Rivoluzione, la lotta per l'uguaglianza di genere diffondendo ed insegnando le idee rivoluzionarie circa i diritti della donna ed il suo posto nella società socialista cubana. Con questi obiettivi inizia la grande battaglia ideologica che si libera nel paese, per eliminare la cultura arretrata che ereditiamo circa i ruoli di genere, i pregiudizi, le credenze sbagliate, gli stereotipi sessuali tradizionali, i tabú, per fare divenire realtà i principi rivoluzionari che condannano ogni forma di discriminazione, sia questa di origine sociale, di razza,di etnia, di sesso, di religione, di orientazione sessuale e qualunque altra espressione di disuguaglianza e trattamento dispregiativo.
 
Favorisce l'introduzione di tutti questi obiettivi in tutti i mezzi di comunicazione sociale e, specialmente, dedica la sua attenzione a profilare questi contenuti, costruendo di riflesso un'immagine positiva delle donne: dalla pubblicazione della nuova rivista Mujeres che appare nel 1961, in sostituzione della pro-imperialista Vanidades, strumento di penetrazione ideologica che utilizzava una famosa casa editrice nordamericana reazionaria, fino alla creazione di Editorial de la Mujer (casa editrice, ndr), nel 1978. Successivamente nel 1980, favorisce l'uscita della rivista Muchacha, in sostituzione di Ellas en Romances, specializzando così la pubblicazione della problematica della donna giovane cubana.
 
Dedica speciale interesse alla formazione delle nuove generazioni libere da pregiudizi, dell'infanzia e della gioventù che saranno prosecutori dell'opera rivoluzionaria. Come parte della battaglia per l'uguaglianza sociale tra donne ed uomini, inculca che, sin dalla nascita, l'educazione delle bambine ed i bambini deve basarsi su principi di uguaglianza, perché risulti imprescindibile l'esercizio di questo diritto umano fondamentale. Eliminare i modelli sessisti nell'educazione costituisce uno dei suoi propositi più fermi, quello a cui ha dedicato sforzi permanenti durante più di quaranta anni di lavoro. Considera, come un aspetto essenziale per approdare a questi alti obiettivi, l'attenzione permanente al rinvigorimento, allo sviluppo e al benessere della famiglia. Crea le basi culturali e materiali per introdurre stili di vita basati sull'equità, il mutuo rispetto, l'affetto, la solidarietà, la comprensione ed i più elevati valori etici ed umani; questi per Vilma costituiscono i veri obiettivi strategici della Rivoluzione e, conseguentemente a questo pensiero, spinge e spiega un ampio piano di educazione della famiglia che ha distinti versanti e canali, sia dentro l'organizzazione femminile, che nelle altre organizzazioni politiche e di massa, che negli organismi governativi.
 
Consacra gli sforzi alla battaglia per il pieno esercizio dell'uguaglianza della donna, relazionata alla formazione delle donne e degli uomini nuovi che godono di uguali diritti e doveri, donne e uomini capaci di dare a loro stessi un mondo migliore, capaci di essere loro stessi migliori esseri umani.
 
Con questi obiettivi propizia la creazione nel 1972, del Gruppo Nazionale di Lavoro di Educazione Sessuale (GNTES), ufficializzato nel 1977 ed aggiunto alla Commissione Permanente per l'Attenzione all'Infanzia, la Gioventù, l'Uguaglianza di Diritti della Donna, dell'Assemblea Nazionale del Potere Popolare.
 
Nel 1989 questo gruppo diviene Centro Nazionale di Educazione Sessuale e continua, insieme alla menzionata commissione del Parlamento, integrato dalle rappresentanti della FMC, da organizzazioni di giovani e dai Ministeri della Salute e dell'Educazione, a studiare, ricercare e promuovere la messa in pratica del Programma Nazionale di Educazione Sessuale, col fine di cercare i migliori metodi educativi e consigliare la creazione di politiche per l'educazione sessuale, affinché genitori, madri, maestri, medici ed altri professionisti si preparino a svolgere con conoscenza e responsabilità il lavoro corrispondente a questo importante aspetto della formazione generale integrale, specialmente quello diretto alle nuove generazioni, col fine di riuscire in un atteggiamento positivo e responsabile della sessualità.
 
Fonda e presiede la Commissione di Prevenzione e Vigilanza Sociale, ascritta al Consiglio dei Ministri, che coordina e sovrintende le azioni di tutti gli organismi statali e di tutte le organizzazioni di massa che partecipano al lavoro sociale.
 
Articola l'azione di tutte queste istituzioni, commissioni ed altre entità, nella battaglia per l'uguaglianza, col criterio proprio che costituisce un anello essenziale della rivoluzione sociale per la sua portata ed i propositi di reconcettualizzare i ruoli di donne e uomini nella famiglia e nella società socialista e per propiziare la corresponsabilità delle une e degli altri, in tutte le importanti funzioni economiche, culturali e sociali della riproduzione.
 
Contribuisce nella precisazione di una concettualizzazione, concorde con la nostra ideologia rivoluzionaria, di tutti gli aspetti di ordine teorico e pratico circa i ruoli di genere: la lotta per eliminare gli stereotipi sessuali tradizionali; le credenze e i pregiudizi; l'educazione sessista; la divisione del lavoro tra l'uomo e la donna nella famiglia e nella società. In concordanza coi nostri principi di giustizia, uguaglianza, democrazia e solidarietà, ha il fine di costruire le basi di una teoria verso la piena e concreta liberazione della donna. Con questi propositi spinge l'introduzione al genere come categoria analitica e lavora per delineare e proiettare le strategie di sviluppo.
 
Difesa della cubanía
 
La sua preoccupazione di appoggiare in tutti i campi l'identità cubana, si esprime nel suo contributo al riscatto delle migliori tradizioni culturali cubane: nel design, nelle arti manuali, come il ricamo ed il tessuto, nella confezione di capi d'abbigliamento tradizionali del vestiario del nostro paese, aggiornate alle necessità attuali. Col finanziamento di UNIFEM, crea il progetto "Quitrín" il cui lavoro di formazione delle donne è servito a questo scopo ed alla creazione di posti di lavoro.
 
Nello stesso modo, contribuisce all'introduzione di criteri realistici e pratici nel design del vestiario. Attraverso l'Officina Sperimentale di Design, che fonda negli anni 60, mette in pratica i concetti più razionali, utili ed adeguati alle nostre condizioni, in merito alla cultura del vestire, per combattere i criteri consumistici della "moda" che ancora rimanevano in questo tipo di attività, residui della società capitalista.
 
Dirige e sovrintende la nascita di progetti con la collaborazione di UNIFEM, PNUD, FAO ed altre agenzie delle Nazioni Unite e di alcune Organizzazioni Non Governative di cooperazione per lo sviluppo, in vista della formazione e dell'aumento di posti di impiego per le donne, come l'attuazione di attività e mestieri non tradizionali.
 
Dedica speciale attenzione a tutta la marcia del movimento delle donne, di Cuba e del mondo, che lotta per la promozione della donna e per le garanzie dell'esercizio dei suoi diritti umani, tra essi il diritto all'uguaglianza sociale.
 
Dal 1960, fondando la Federazione delle Donne Cubane, partecipa attivamente alle attività promosse dalla Federazione Democratica Internazionale delle Donne (FDIM) e dal 1963 occupa una delle sue vicepresidenze.
 
Dedica sforzi intensi e permanenti per evitare che sparisca la FDIM. La sua previdente e chiara strategia di lavoro è stata decisiva per salvaguardare lo spazio internazionale raggiunto dalla FDIM ed uscirne oggi fortificata, consolidata nelle sue basi organizzative, incrementata nella sua appartenenza ed ampliata nella sua influenza ed azione.
 
Sotto la sua direzione, la Federazione delle Donne Cubane col totale appoggio del Partito Comunista di Cuba ed il concorso dello Stato e del Governo cubani, hanno avuto luogo le più profonde trasformazioni nella vita e nel pensiero delle donne cubane circa la parte attiva che devono svolgere nella nuova società e che offre loro la garanzia dell'esercizio dei loro diritti, nel pieno delle opportunità necessarie per svilupparsi ed avanzare in qualunque professione, in tutti gli ambiti, a qualunque livello.
 
Vilma è riconosciuta dalle donne cubane, latinoamericane e caraibiche, quelle del mondo in generale, come una delle sostenitrici più tenaci ed illustri dei diritti delle donne nei secoli XX e XXI.
 
Con la sua vita piena, la sua consacrazione alla lotta rivoluzionaria, trasformatrice, le sue idee politiche, il suo tenace lavoro e la sua ottimista visione del futuro della donna nel socialismo, costituisce un esempio reale di donna rivoluzionaria, di dirigente coerente e dotata, che si distingue per la sua modestia e semplicità, la sua onestà ed austerità, per la sua intransigenza di fronte ai torti, la sua fermezza di carattere, per la sua difesa della giustizia, per la sua fedeltà alla Rivoluzione, al Partito, a Fidel.
 
È la donna cubana di questi tempi, rappresentante dei più elevati valori umani. È la donna nuova del socialismo.
 
Attività statali e di governo
 
Il 2 dicembre del 1976 costituendosi l'Assemblea Nazionale del Potere Popolare, è scelta Deputata e membro del Consiglio di Stato, massima organizzazione di governo nel paese, viene ratificata in entrambi gli carichi in tutti i processi elettorali effettuati da tale data.  
 
Dal 1976 assume la presidenza della Commissione di Vigilanza alla Gioventù, l'Infanzia e l'Uguaglianza dei Diritti della Donna nel Parlamento cubano, tra le cui funzioni principali c'è quella di sorvegliare gli organismi dello Stato e del Governo, vincolando l'esecuzione della politica al rispetto della donna, della gioventù e dell'infanzia.
 
Nel 2001 presiede la Riunione delle Donne della 105° Conferenza Interparlamentare e fa parte della delegazione cubana a questo evento.
 
Spinge la promulgazione di leggi che introducano la visione dell'uguaglianza di diritti, opportunità e possibilità. Nel 1975 partecipa direttamente all'elaborazione dell'abbozzo del Codice della Famiglia e della prima Costituzione della Repubblica di Cuba, promulgata nel 1976 e di altre leggi fondamentali in relazione alla maternità, il riposo, l'attenzione alle donne lavoratrici; nello stesso modo spinge per i cambiamenti delle politiche che incidono sulle questioni del popolo.
 
Nell'ambito governativo svolge distinte responsabilità, tra queste è Direttrice dello Sviluppo Industriale del Ministero dell'Industria Alimentare, incarico che occupa dal 1969 al 1973. Il suo lavoro tecnico e di sviluppo per l'industria non si riduce alla sua attività dentro la dipendenza governativa, ma per le sue relazioni, si estende all'Università dell'Avana, ai Ministeri dell' Educazione, della Salute Pubblica, del Commercio Interno, dell'Agricoltura, del Commercio Estero ed all'Istituto di Design con le sue specialità di contenitori, imballaggi, refrigerazione per l'alimentazione sociale.
 
Questa attività (Direttrice dello Sviluppo Industriale del Ministero dell'Industria Alimentare, ndr ) in questo organismo origina la preparazione specializzata di quadri di direzione, tecnici giovani formati con un stile di lavoro audace, creativo, rivoluzionario e molto professionale. In tutti i settori con cui l'Industria Alimentare ha relazioni, Vilma lascia un'orma incancellabile.
 
Presiede numerose delegazioni governative cubane che partecipano ad importanti eventi internazionali in relazione al tema della donna e dell'infanzia. Rappresenta la delegazione cubana che partecipa al Primo Congresso Mondiale contro lo Sfruttamento Sessuale Infantile, realizzato in Svezia nel 1996, dove espone la posizione del nostro popolo ed il rifiuto della comunità internazionale davanti a questa nuova modalità di sfruttamento e schiavitú dell'essere umano, quella che chiamò "crimine dell'umanità."
 
Presiede le delegazioni cubane partecipanti al Vertice Regionale sull'Infanzia (Colombia 1998), alla Conferenza Mondiale sui Diritti Economici delle Famiglie (Curitiba 1992), alla Conferenza Mondiale su Popolazione e Sviluppo (El Cairo 1994), alla Conferenza Mondiale sui bambini vittime della guerra (Canada 2000). Nell'anno 2003 è Presidentessa d'Onore del XVI Congresso Mondiale di Sessuologia celebrato a l'Avana.
 
Presiede la Conferenza Regionale sull'Integrazione e sviluppo della Donna della Commissione Economica per l'America Latina, occupando, per un periodo, la presidenza del Tavolo Direttivo della Conferenza delle Donne in questo organismo (CEPAL).
 
Integra anche, per due periodi, la Giunta dei Consiglieri dell'Istituto Internazionale delle Nazioni Unite di studi e formazione per la Promozione della Donna (INSTRA W).
 
Capeggia le delegazioni governative che partecipano alle quattro Conferenze Mondiali sulla Donna convocate dall'ONU in Messico (1975), Copenhagen (1980), Nairobi (1985), Beijing (1990) e partecipa anche a quella alle Nazioni Unite nel 1995, che progetta l'attuazione del Programma di Azione adottato a Beijing.
 
Partecipa all'elaborazione, implementazione e valutazione del Piano di Azione Nazionale della Repubblica di Cuba, in seguito a Beijing.
 
Attività parziali
 
Vilma fa parte del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba dalla sua fondazione nel 1965, essendo stata ratificata in tutti i Congressi.
 
Presiede la Commissione di Lavoro, che sotto la sua direzione elabora la Tesi sul Piano di Esercizio dell'Uguaglianza della Donna, discussa nel I Congresso del Partito Comunista di Cuba (1975) e presiede la Commissione che adotta la Risoluzione su questa tesi, definendo i modelli concettuali e programmatici.
 
Nel 1980, in occasione del Congresso del Partito, essendo membro supplente dell'Ufficio Politico, viene promossa a membro effettivo, incarico che occupa fino a 1991.
 
Contribuisce a trasportare nel seno della più alta direzione del Partito, grazie al suo stretto rapporto con le basi, l'informazione aggiornata delle inquietudini, delle aspirazioni e delle necessità sentite dalle donne cubane.
 
Ambito Familiare
 
Nel 1959 Vilma e l'allora Maggiore Raúl Castro Ruz, Capo del Fronte Orientale Frank País e del trionfo rivoluzionario, Ministro delle Forze armate Rivoluzionarie, contraggono matrimonio costituendo una famiglia che integrano coi loro quattro figli ed otto nipoti.
 
Vilma confida sempre del valore dell'esempio per l'educazione e formazione dei figli ed è la fermezza di questo principio che applica nell'adempimento dei suoi ruoli di madre, amica, compagna. I suoi figli e nipoti l'amano ed ammirano per la sua saggezza e capacità di armonizzare in tutte le sfere della sua attività, i suoi umani e giusti sentimenti, la forza dell'acciaio del suo carattere, la difesa delle decisioni importanti in qualsiasi campo della sua vita, specialmente nella difesa dei principi e delle attività della Rivoluzione.
 
Riconoscimenti ricevuti
 
- Ordine Mariana Grajales, del Consiglio di Stato della Repubblica di Cuba.
- Ordine Ana Betancourt, del Consiglio di Stato della Repubblica di Cuba.
- Premio Lenin Internazionale per il Rinvigorimento della Pace tra i Paesi (Mosca) 1980.
- Medaglia alla Lotta Clandestina.
- Medaglia allaGuerra di Liberazione.
- Titolo di Dottoressa Honoris Causa dell'Università di Oriente (Santiago di Cuba) novembre 2000.
- Titolo di Ricercatrice di Merito, Ministero Scienza, Tecnologia ed Ecosistema (L'Avana) settembre 2000.
- Ordine Francisco di Miranda, concessa dalla Rep. Bolivariana del Venezuela (Caracas) 29 marzo 2001.
- Titolo di Eroina della Repubblica di Cuba (Santiago di Cuba) 2002.
 
* Segretaria Generale della FMC
* Membro del Comitato Nazionale della FMC