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Dall'Avana sul cosiddetto Movimento di S. Isidro. Intervista a Gioia Minuti

A cura di Tiziano Tussi

14/06/2021

Abbiamo rivolto alcune domande a Gioia Minuti, giornalista italiana accreditata a Cuba, capo dipartimento di Granma Intenacional.

1. Sulla situazione sanitaria

D. Potresti descriverci ed analizzare il fenomeno noto come Movimento di S. Isidro? E di Yoani Sánchez, molto nota a livello internazionale anni, fa quali notizie puoi darci ora? 

G. M. Dalla sua fondazione nel 2018, il Movimento San Isidro, formato soprattutto da auto dichiarati artisti, ha realizzato varie proteste, tra le quali spiccano quelle "dell'artista performativo" Otero Alcántara, per richiamare l'attenzione sulla mancanza di privacy nell'accesso a Internet.

 ​Il 18 novembre 2020 i giovani artisti di San Isidro si barricano all'interno della sede del Movimento, a L'Avana Vecchia, e dichiarano uno sciopero della fame per chiedere la scarcerazione di Denis Solìs, un rap cubano, tra le ostilità di diversi abitanti del quartiere, che iniziano a diffondere fotografie e scontrini per testimoniare il costante ingresso di cibo e acqua dove si stava svolgendo un ipotetico sciopero della fame.

La notte del 26 novembre la polizia entra nella struttura e procede allo sgombero. Tutti i presenti vengono sottoposti a tampone molecolare COVID -19 e rilasciati.

Otero Alcántara, leader del "Movimiento San Isidro", un gruppo che organizza campagne "per la difesa della libertà d'espressione e la democrazia in Cuba", è diventato il volto più visibile dell'opposizione in Cuba.

L'artista aveva annunciato uno sciopero della fame per protestare contro le azioni delle autorità cubane per i loro oltraggi contro "la sua arte". Il cittadino cubano Luis Manuel Otero Alcántara, che è stato ricoverato nell' Ospedale Universitario «General Calixto García» con una diagnosi d'inedia volontaria, è stato dimesso il 31 maggio e un comunicato della direzione dell'ospedale presentato dalla direzione Provinciale di Salute de L'Avana ha informato che durante il ricovero la sua evoluzione è stata positiva, con parametri clinici e di laboratorio che riportano tutti i valori del sangue normali.

I membri del San Isidro sono fans di Trump nati a Cuba, sostenitori dell'imperialismo che ha sicuramente interesse verso Cuba, ma non del benessere o della libertà sull'Isola.

Il detto Movimiento San Isidro fa parte della commedia che aveva Donald Trump come protagonista. Gli associati sono stati definiti "colleghi" in un tweet dall'incaricato degli affari dell'ambasciata degli Stati Uniti a L'Avana.

Un altro episodio recente: un poliziotto in uniforme, porta una citazione al cittadino Denis Solís che lo riceve a insulti, con parole oscene e lo minaccia.
Il poliziotto non lo ammanetta, non lo colpisce, non gli mette il ginocchio sulla gola. Denis è detenuto per oltraggio.
Denis ha alle spalle numerose multe amministrative per disturbo dell'ordine pubblico e due avvisi ufficiali per altri reati. Il reato d'oltraggio è punito ai sensi dell'articolo 144.1 del Codice penale. Denis accetta le accuse e non si appella. Grida che Trump è il suo presidente e così diventa un "dissidente" e i suoi compagni di San Isidro esigono la sua liberazione.

Dichiarano lo sciopero della fame e della sete, ma al settimo giorno Alcántara, il leader della provocazione, che in varie occasioni ha oltraggiato la Bandiera Nazionale, appare in un video realizzato dai suoi "colleghi" dove lo si vede violento, mentre cerca d'impedire la presenza delle autorità sanitarie, e non sfinito nel suo letto, come ci si aspetterebbe, dopo una settimana senza mangiare e senza bere.

È una rivendicazione poco seria e molti non sono d'accordo con quelli di San Isidro, ma neanche con il Governo, e dicono che Denis, diventato un pretesto politico, va liberato e che si devono cercare le vere ragioni del movimento.
Il rapper Denis Solìs, complice della diffusione a Cuba della rete 3G, ben sfruttata dai manifestanti, che consente loro d'ottenere un'enorme visibilità, ha dichiarato d'aver ricevuto denaro da una persona che aveva avuto rapporti con attentati realizzati a Cuba.

Il Dipartimento di Stato degli USA ha immediatamente appoggiato la protesta del Movimento San Isidro sostenendo la necessità di rafforzare "la capacità dei gruppi indipendenti della società civile a Cuba di promuovere i diritti civili e politici nell'isola" e condanna "la responsabilità dei funzionari cubani nelle violazioni dei diritti umani".

Tra i manifestanti c'era Carlos Manuel Àlvarezes scrittore e giornalista che per venire a Cuba dal Messico ha dovuto passare dagli USA, coinvolto nell'organizzazione di un'opposizione politica voluta dall'imperialismo.

Il vero proposito è il ritorno a una Cuba neocoloniale.

Nello stesso periodo sono stati pubblicati in rete alcuni testi mercenari che paragonano gli eroici combattenti della clandestinità durante la dittatura di Batista a questi disertori che invocano i fucili di un esercito invasore.

Il Telegiornale ha informato che anche il detto Gruppo 27 N, guidato dall'artista Tania Bruguera, con un fitto numero di provocazioni, aveva organizzato uno sciopero della fame.

Dal Messico, Anamely Ramos González, esaltava la presenza di una folla nel parco davanti alla stazione ferroviaria nell'Avana Vecchia.

L'auto definito movimento di San Isidro continuava così la sceneggiata per cui sono pagati i suoi membri, mentendo ancora una volta sulla presenza di "molte persone" alle loro manifestazioni.

Anamely obbedisce alle indicazioni di una madrina che guida i suoi passi, informa parallelamente e finanzia la lotta, dall'estero, per la libertà di Cuba.

Si tratta di Micaela Hierro Dori, agente dei servizi speciali degli USA, che ha un'attiva partecipazione nell'organizzazione di forum e incontri sovversivi contro Cuba, Venezuela e Nicaragua.

Dietro la facciata di presidente della ong Cultura Democrática, interna alla NED (Fondazione Nazionale per la Democrazia), la Hierro Dori ha visitato Cuba tre volte per rifornire la controrivoluzione con denaro e mezzi tecnici.

Ha finanziato vari progetti come coordinatrice, tutti dedicati ad organizzare campagne a favore di Luis Manuel Otero Alcántara e la pubblicazione di articoli sulla sua vita, cercando d'attrarre i giovani, gli artisti e gli intellettuali delle istituzioni statali.

Karla Velázquez, capo del Programma Cuba, dell'Istituto Nazionale Democratico è stata la prima «madrina», di Luis Manuel Otero.

Il 10 dicembre 2020 ha detto: "I giovani, usando la bandiera della non violenza e utilizzando logotipi e tattiche di marketing che li attraggono, devono fomentare piccoli disordini di strada per creare un ambito permanente d'instabilità e caos. Poi, cercando l'attenzione dei media internazionali e guidati dalle agenzie di Washington, cercare di provocare la repressione delle forze di sicurezza con azioni violente o illegali, immagini che devono essere immediatamente proiettate attraverso la stampa come una violazione dei diritti umani, e utilizzate per giustificare qualsiasi azione contro il Governo».

Granma ha spiegato i "colpi blandi" come quello che è avvenuto a San Isidro e i passi successivi di alcuni tra coloro che sono andati più volte a protestare davanti al Ministero di Cultura.

Tra questi intellettuali e artisti, c'erano alcuni istruiti in precedenza, che dovevano cercare di promuovere sentimenti di scontento, frustrazione e incitamento alla violenza, come descrivono i manuali della CIA.

Le indagini successive hanno dimostrato che a quelle manifestazioni hanno partecipato cittadini implicati in azioni vandaliche contro supermercati nell'Isola.

Abdel Alfonso Cárdenas, ha detto d'aver ricevuto una telefonata che lo invitava a promuovere un'esplosione allo scopo di «distruggere e fare saltare in aria un supermercato, situato tra la strada 11e la 4, all'Avana, farlo a pezzi, dare fuoco a un poliziotto, compiere azioni atroci».

I giovani che si sono riuniti davanti al MINCULT (Ministero della Cultura) il 27 novembre 2020, che non hanno relazioni, nella loro opera, con i nemici di Cuba, hanno sempre opportunità di dialogo aperte, così come dice il Mincult in un suo comunicato.

Il 3 dicembre, giunse al Mincult una mail insolente che pretendeva d'includere nella lista di possibili interlocutori, persone implicate in danneggiamenti ai simboli della Patria, delitti comuni e attacchi politici alla direzione della Rivoluzione Cubana.

Il ministro della Cultura ha fatto sapere che non si incontrerà con persone che hanno contatto diretto e ricevono finanziamenti, appoggio logistico e appoggio propagandistico, dal governo degli USA, dai suoi funzionari e dai media della stampa, finanziati dalle agenzie federali statunitensi.

Per quanto riguarda Yoany Sánchez, posso solo dire che è sempre stata una quasi emerita sconosciuta in terra cubana.

Di fronte alle azioni recenti per destabilizzare l'Isola delle Antille, tra le quali la presentazione nelle reti sociali del videoclip dal tema "Patria y vida", con Gente de Zona, Descemer Bueno, Yotuel, Maykel Osorbo ed El Funky come protagonisti, di aperto significato anti-cubano, l'Associazione dei Musicisti dell'Unione degli Scrittori e Artisti di Cuba ha espresso il suo disprezzo per queste manifestazioni di pseudo arte musicale.


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